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Lama “Le Sedelle”: la lama nascosta
Via Salvo d'Acquisto altra zona a rischio
15 marzo 2003
Nella tavoletta Igm del 1888 Lama Le Sedelle, nascendo in territorio terlizzese, sboccava a mare lambendo l'attuale strada per Terlizzi e lasciando alla sua destra il centro abitato. Poi il tratto terminale, quello verso il mare, fu così tanto rimaneggiato che sulle carte più recenti, quelle degli anni '50, sembra che se ne perda traccia. Con la costruzione dell'ultima 167, infine, si trancia tutta la parte mediana. L'intera via Salvo D'Acquisto è stata costruita su Lama Le Sedelle (nella foto), riempita e cancellata per sempre: ma il suo spettro farà parlare ancora di sé per molti anni. Molte palazzine costruite su quella via, infatti, hanno subito cedimenti che hanno avuto effetti negativi sulla struttura. Crepe e scrostamenti d'intonaco hanno fatto insospettire alcuni residenti che hanno avviato perizie accurate e fatto sondaggi geologici. Alcuni hanno avviato anche procedimenti giudiziari contro chi ha progettato e costruito quelle case. Ancora una volta costruire su una lama è stato più costoso e più rischioso del previsto. Moltissimi cittadini hanno visto, anche nella 167, lievitare i prezzi delle loro case perché, quasi fatalmente, si era scoperto, durante i lavori di edificazione, che si stava costruendo sul letto di una lama e bisognava per questo adottare accorgimenti tecnici più sofisticati e anche più costosi. L'espansione edilizia di quegli anni aveva risparmiato, almeno sulla carta, tutto il tratto di monte della lama. Ma già la costruzione della scuola elementare “Zagami” ne aveva impegnato un tratto laterale. Poi si riempì, con i resti delle demolizioni, con rifiuti inerti e con rifiuti di scavo anche il tratto compreso tra la scuola e la ss16 bis. Oggi in concomitanza con i lavori di costruzione delle palazzine del nuovo comparto 14, per motivi a noi sconosciuti, si consente all'impresa di scaricare i rifiuti di scavo ancora una volta nella Lama Le Sedelle. Ancora una volta seppellendo un pezzo importante del nostro paesaggio, un pezzo strutturalmente essenziale di cui presto si sentirà la mancanza. Ad oggi tutto il tratto a valle della ss16 bis di Lama Le Sedelle è completamente nascosto. Se ne è persa traccia, ma difficilmente se ne perderà memoria.
Le minacce del XXI secolo interessano, però anche il tratto a monte della statale. Anche se il nuovo Prg non consente di edificare i terreni al di là della ss 16 bis, tuttavia accordi di programma e conferenze di servizi rimettono tutto in discussione rischiando di mandare a monte il faticoso lavoro di pianificazione degli urbanisti. E ancora una volta a farne le spese sarebbe proprio Lama Le Sedelle, su cui insiste un progetto per la costruzione dell'ormai ennesima casa di riposo per anziani presentato dall'impresa Spadavecchia. Chi sarà a deciderne le sorti? Naturalmente una conferenza di servizi a cui si è già dato corso.
Massimiliano Piscitelli Tiziana Ragno
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