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“La variante non rispetta il territorio e nell'Asi ci sono suoli disponibili” Nino Sallustio della “Margherita” spiega perché il Centrosinistra ha votato contro
15 novembre 2003

Sulla variante per l'ampliamento della zona Pip (artigianale) approvata dal consiglio comunale con il voto contrario dell'opposizione di centro-sinistra, abbiamo chiesto a Nino Sallustio (nella foto), consigliere della “Margherita”, i motivi di tale scelta. Prof. Sallustio l'opposizione sul progetto di variante per l'acquisizione di nuove aree da destinare a nuovi insediamenti si astenne, mentre nell'approvazione finale ha votato contro. C'è chi nel centrodestra vi accusa di essere contro lo sviluppo. “Ogni volta che l'amministrazione è in difficoltà per dissidi interni o perché si rende conto di essere sempre più lontana dalla gente cerca di distrarre l'attenzione dai problemi veri accusando l'opposizione di essere “contro”. E' decisamente grottesco accusare il centrosinistra di essere “contro lo sviluppo” se si considera che è stata l'Amministrazione ed il Governo di Centrosinistra a imprimere negli anni 1995-2000 la svolta decisiva alle dinamiche di sviluppo di Molfetta. Ricordo a tutti che la zona artigianale nel 1994 era una enorme distesa di asfalto con qualche isolato capannone, mentre oggi è un pullulare di piccole imprese invidiato da tutte le città. Proprio lì abbiamo riprogettato, finanziato e appaltato la nuova grande struttura del Mercato Ortofrutticolo che l'attuale amministrazione tenta di far passare come un'opera propria. Grazie alla creazione del Patto Territoriale ed ai nostri progetti per le imprese, per l'agricoltura e per la pesca sono affluiti ingenti finanziamenti che oggi consentono la realizzazione del 2° lotto del Mercato Ortofrutticolo per il confezionamento dei prodotti. Chiedete alla Regione chi ha firmato quei progetti ? Ed ancora perché non chiedete al Consorzio ASI chi ha sbloccato dopo 20 anni di inattività le incredibili vicende che impedivano l'approvazione dei Piani Particolareggiati ed i Progetti di urbanizzazione della Zona ASI consentendo a decine di imprese di insediarsi grazie anche ai finanziamenti governativi della Legge 488 oggi demolita dal ministro “filo-leghista” Tremonti. Devo ancora ricordare a questi soloni con la memoria corta che questo centrosinistra “contro lo sviluppo” ha siglato nel 2000 l'intesa per l'insediamento del Fashion district (noto come Città della Moda) che proprio in questi giorni sta vedendo la luce in zona ASI. Quello compiuto dal 1995 al 2000 è stato un autentico esempio di processo di riconversione artigianale-industriale del territorio molfettese, ed è stato accompagnato saggiamente da un'azione amministrativa che ha favorito, senza ingerenze indebite, lo sviluppo di una città troppo terziarizzata. Allora se vogliamo parlare di chi è a favore e chi contro lo sviluppo, dobbiamo basarci sui fatti e non sulle menzogne che vengono vendute a così buon mercato da questi personaggi del centrodestra”. E allora perché avete votato contro? “Per un motivo molto semplice. In zona ASI (la zona industriale, per intenderci) ci sono 120 ettari ancora liberi tipizzati e destinati ad attività produttive. Perché non sono stati utilizzati quei suoli? Perché il Comune non ha cercato l'accordo a tre ASI - Comune – Impresa Casillo, anziché gestire in solitudine l'affare? Quei 70 ettari di area agricola che l'amministrazione sottrae al nostro territorio sono un autentico spreco di risorse naturali, un inutile ed irreversibile sperpero di territorio e terreni le cui proprietà io non conosco ma che sarebbe bene verificare. Lo sviluppo in cui crediamo e che abbiamo praticato, è uno sviluppo compatibile con l'assetto del territorio ed improntato alla massima prudenza nell'impatto ambientale. Alla nostra richiesta di rinviare il Piano ad un momento successivo allo Studio d'impatto ambientale ci è stato risposto di no. Prima di noi l'avevano richiesto anche Legambiente ed il Forum Agenda XXI che è un organismo consultivo dell'amministrazione comunale sulle tematiche territoriali ed ambientali, ma anche a loro hanno risposto picche. Con queste motivazioni, noi riteniamo di non aver detto di no allo sviluppo, ma ad una visione miope e pericolosa dello sviluppo da parte dell'amministrazione di centrodestra”. Per l'amministrazione la variante è necessaria e strategica perché va a colmare una lacuna del Prg che non prevede un'area per servizi logistici legati al nuovo porto commerciale. “Nulla da eccepire sul fatto che un distretto produttivo di tipo artigianale e industriale sia dotato di una piattaforma logistica. Ma chi ha verificato la correttezza del dimensionamento di 50 ettari? Perché non è stata valutata la possibilità di assegnare una maglia di tale dimensione in zona ASI? La fretta con cui si è proceduto a licenziare questa variante è davvero sorprendente, soprattutto se si considera che essa è stata voluta per far fronte al traffico merci indotto dal nuovo Porto Mercantile: un opera che, se tutto va bene, vedrà la luce fra non meno di un lustro”. Secondo lei quindi un investimento del genere si potrebbe realizzare nell'Asi, ma il Comune dice che anche nell'Asi non ci sono più suoli disponibili. “Nell'ASI, al momento dell'adozione della Variante al Piano c'erano 120 ettari disponibili. Ma il Comune non li ha mai chiesti ufficialmente. Si poteva attivare una conferenza di servizi o proporre un accordo di programma, ma evidentemente non si volevano altri attori”. Sembra di capire che secondo lei l'amministrazione Tommaso Minervini avrebbe dei secondi fini. “Sulla base di questi fatti l'opposizione di Centrosinistra ha maturato la sua posizione di contrarietà. Che siano i cittadini a trarre le conclusioni sull'uso spregiudicato del territorio e sulla distorsione dell'etica dello sviluppo che è connaturata in questa destra che ci governa. Comunque la variante è passata e quindi questa battaglia politica si può ritenere conclusa? “Niente affatto. Questa battaglia di civiltà e democrazia continua e continuerà ogni volta che “la politica degli affari” tenterà di far saltare le regole del Piano Regolatore Generale. Il nostro auspicio è che a fianco dei Consiglieri di opposizione vi siano le forze sociali, l'associazionismo e i cittadini stanchi di essere spettatori dello sfascio. F. d. R.
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