La tragedia del “Francesco Padre” diventa un film: al via le riprese a Molfetta
Sono passati vent’anni dalla notte del 4 novembre del 1994, quando il peschereccio molfettese Francesco Padre è misteriosamente affondato a causa di un’esplosione con a bordo 5 marinai. I familiari delle vittime sono ancora in attesa della verità. La prima ipotesi avanzata ma non confermata dalle prove ritrovate era quella che il peschereccio trasportasse armi (erano gli anni del contrabbando delle armi dal Montenegro). Una seconda ipotesi, è quella che il peschereccio fosse casualmente finito in una zona in cui la Nato stava facendo esercitazioni militari e casualmente mitragliato, poi fatto affondare per nascondere le prove. La contorta vicenda, parte della storia pugliese, adesso diventa un film. Venerdì 27 settembre sul porto di Molfetta iniziano le riprese del corto prodotto da Digressione, a cura della regista romana Donatella Altieri, già vincitrice del premio Michelangelo Antonioni come Miglior Cortometraggio al Bif&est 2013 con Genesi. La colonna sonora è stata composta da Giovanni Chiapparino degli Os Aronautas, già autori del disco Navegar è preciso (Digressione music 2012) e vincitori del premio Musicultura 2013. Digressione ha risposto all’appello dei parenti delle vittime, che chiedono di non dimenticare, e ha deciso di dedicare un corto e una canzone alla storia del “Francesco Padre”. “Per contribuire a far conoscere con le armi della poesia una vicenda dolorosa della nostra terra, del nostro Paese. Se efficaci, saranno strumenti di straordinaria per una riflessione fatta con le corde dell’anima”, commenta Girolamo Samarelli, direttore artistico di Digressione.