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La tradizione religiosa molfettese al centro di numerose iniziative del Museo Diocesano
21 marzo 2013

MOLFETTA - C’è un filo rosso che lega le numerose iniziative in corso o in fase di attivazione al Museo Diocesano di Molfetta: la tradizione religiosa molfettese e la volontà di promuoverne a pieno il suo valore. Molte delle attività sono proposte dalla struttura museale, altre finiscono per esservi ospitate quasi - e così dovrebbe essere - per un processo naturale che vede il Museo della diocesi come il luogo più idoneo per tali manifestazioni. Appena lunedì scorso Pietro Capurso ammaliava i partecipanti allo spettacolo teatrale, in forma di recital, dal titolo "Ave Mèrì du grènne lèmiende" che pian piano ha riempito la sala “Salvucci” accostandosi ad ognuno con le musiche popolari, antiche manifestazioni di una fede semplice, intima e delicata.

Giovedì 21 marzo, alle ore 20.30, sarà invece un affascinante documentario video “Pasqua a Molfetta” degli anni 60, ideato da Orazio Panunzio, a ricondurre gli spettatori alla logica, unica, che sottende tutte le manifestazioni pubbliche e particolarmente partecipate del periodo pasquale a Molfetta, per ribadirne la forma e le finalità con le quali ci sono state tramandate. Il video la cui visione sarà gratuita sino ad esaurimento posti, è da considerarsi un documento storico ed è stato concesso da Gaetano Losito e migliorato nell’audio e nella qualità video grazie al supporto del fotografo molfettese Cosmo Andriani.
Ma i temi oggetto delle diverse attività non sono, benché assumano caratterizzazioni più importanti a seconda dei luoghi di riferimento, delimitati dai confini cittadini e così la pinacoteca del museo apre le porte alla mostra fotografica Nero celeste di patrizia Ricco, una narrazione per immagini fotografiche digitali in stampa fine-art che ha per oggetto la statua dell’Addolorata della Cattedrale di Bisceglie. Attraverso le pieghe e le piaghe del corpo nero della Vergine si muovono i desiderata umani fino al tocco con la presenza celeste…
Venerdì 22 alle 18.00 e sabato 23 marzo, alle 11.00, laboratorio a cura del M° Gaetano Magarelli,  “Le declinazioni della musica sacra nella tradizione molfettese tra Ottocento e Novecento”: video, musica, partiture originali per comprendere come la letteratura musicale europea e l'opera lirica ottocentesca abbiano influenzato le marce funebri molfettesi.
Da sabato iniziano inoltre le visite sul territorio: alle 17.00 “Le statue della Passione e la Tradizione molfettese” visita con percorso teatralizzato a cura del cantastorie Pietro Capurso (appuntamento h 16.45 Museo Diocesano)
E poi laboratori per bambini a cura degli educatori della Coop. FeArT, visite per famiglie e tanto altro.  Tutte le iniziative rientrano nell’ambito di Discovering Puglia e pertanto sono gratuite. Le stesso hanno come obiettivo l’accoglienza di turisti e/o molfettesi che tornano in città per il periodo pasquale.
Info su www.museodiocesanomolfetta.it prenotazioni al 348.4113699 – feart.coop@gmail.com
 
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