La Sinistra arcobaleno di Molfetta: no alla crociata fondamentalista contro i diritti delle donne
MOLFETTA - La Sinistra Arcobaleno di Molfetta ha diffuso in comunicato in cui si condannala crociata fondamentalista sull'aborto.
«In un crescendo di tensione e confusione politica torna in primo piano l'aborto – dice il comunicato -, come evento simbolo di una nuova crociata fondamentalista contro i diritti delle donne e la laicità dello Stato.
Il blitz di qualche giorno fa al Policlinico dell'Università Federico II di Napoli, ai danni di una donna colpevole secondo le forze dell'ordine del reato di “feticidio” (aveva in realtà praticato legittimamente una interruzione volontaria di gravidanza secondo la legge 194), è solo la punta dell'iceberg a pochi giorni di distanza dal caso del Papa alla Sapienza, della macabra proposta di rianimazione dei feti e della pubblica scomunica di Moretti per il film “Caos calmo” da parte dei vescovi italiani.
Quello in atto è un progetto autoritario e ideologico che passa attraverso l'attacco al corpo delle donne, facendo breccia nel clima di instabilità politica e sociale.
È l'inizio della campagna elettorale che, come conseguenza delle ingerenze politiche da parte del Vaticano e di atei devoti come Giuliano Ferrara, tende tra le altre cose a stabilire una relazione mistificante tra la moratoria sulla pena di morte e quella sull'aborto che i vari movimenti per la vita da anni rincorrono.
Si tratta di una regressione gravissima, di un attacco feroce e violento alla libertà di autodeterminarsi e di decidere del loro corpo e della propria vita delle donne: il tutto nel nome di una Vita astratta, ma contro le vite e i corpi femminili in carne e ossa.
In uno scenario come quello attuale, segnato da veloci e contraddittorie innovazioni tecnoscientifiche (pensiamo soltanto alla sperimentazione sui feti), la libertà e la responsabilità delle donne costituiscono i soli principi che possano mettere ordine nel discorso pubblico, nelle pratiche sociali e nelle scelte politiche.
Occorre allora che la politica torni a parlare di corpi, di autodeterminazione, di conflitto; occorre che il corpo della donna venga sottratto alla funzione di luogo pubblico su cui legiferare e fare campagna elettorale.
Noi, uomini e donne della Sinistra-l'Arcobaleno ci impegniamo a riconoscere questo principio e a dare priorità e centralità alla parola femminile nella sfera pubblica e politica. Ci impegniamo a sostenere che non può esserci alcuna forma di vita senza la libera scelta delle donne perché il desiderio non ha legge e perché un figlio nasce se e solo se una donna lo vuole».