“La scuola tra sapere e saper essere”
Convegno all'Istituto Alberghiero per la giornata dell'arte e della creatività
"La scuola tra sapere e saper essere: sfide e orizzonti culturali" è stato il tema del convegno che ha aperto la quarta edizione delle "Giornate dell'arte e della creatività studentesca". Si tratta di un tradizionale appuntamento al quale anche quest'anno l'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di Molfetta non ha voluto mancare.
L'istituto accoglie ben 1.500 studenti che hanno la possibilità di formarsi per entrare nel mondo del lavoro. "Questa scuola non solo offre la possibilità di diventare cuochi veri - ha rilevato il sen. Antonio Azzollini che ha presieduto la conferenza - ma è anche luogo per la formazione dei cittadini". "Tutte le scuole devono preparare i ragazzi alle sfide del futuro”, ha continuato il senatore molfettese di Forza Italia.
Esiste anche un rapporto di continuità tra la formazione professionale e la riforma universitaria, ha costatato il rettore dell'Università di Bari, Giovanni Girone. I tempi cambiano e l'università non può più essere meramente teorica, ma deve cercare di introdurre una certa professionalità. "E' importante che l'università si avvicini al mondo del lavoro, senza tuttavia trascurare gli aspetti speculativi, unendo la teoria con la pratica, attraverso stage e, tirocini", ha aggiunto ancora il rettore.
L'introduzione anche nel mondo universitario del sistema dei crediti, così come avviene nella scuola secondaria, garantisce la possibilità di formare lo studente in modo più completo. I crediti si acquisiscono non solo con le ore di studio individuale ma anche con la possibilità di seguire laboratori e stage che mettono lo studente a contatto con la realtà lavorativa. La laurea di primo livello si consegue con l'acquisizione di 180 crediti mentre la laurea specialistica con 120 crediti per un totale di 300 crediti.
Il sistema 3+2 permette allo studente di scegliere se entrare dopo i tre anni nel mondo lavorativo oppure approfondire gli studi per altri due anni. La laurea specialistica è più tecnica e consente di formare figure professionali di più alto livello. Dopo la laurea specialistica si può studiare ancora iscrivendosi ad un master di secondo livello o al dottorato di ricerca o alle scuole di specializzazione.
La nuova riforma universitaria consente allo studente di cambiare corso di studi all'interno di una stessa classe di laurea o di cambiare corso di laurea con più facilità. Per concetto di classe di laurea s'intende una serie di stesse attività formative e le classi di laurea sono ben ventidue. Inoltre è possibile recuperare debiti che si possono accumulare dal passaggio da un corso di laurea ad un altro così come avviene nella scuola secondaria. L'Università di Bari è attenta a creare un accordo con la scuola superiore ed in progetto vi è la creazione di un corso di laurea in "Scienze gastronomiche".
Ci sono sia aspetti positivi sia negativi nella riforma Moratti, ha affermato l'on. Giovanni Procacci, parlamentare europeo dell'Ulivo. La riforma prevede il sistema dei licei e degli istituti professionali ed il passaggio da un tipo di studi ad un altro, ma, secondo Procacci, questo è difficile che avvenga in concreto. Con questa riforma l'istituzione professionale sarà affidata alla Regione e questo secondo Procacci è giusto. Secondo il parlamentare, la scuola deve essere orientata verso l'Europa con la creazione di stage all'estero.
Invece l'intervento del dott. Scrimitore, direttore del "Centro Servizi Amministrativi" di Bari, si è incentrato sulla scuola dell'essere, del saper essere e del saper fare. "E' importante che la scuola offra le competenze giuste che si acquisiscono con l'utilizzazione delle conoscenze e l'interiorizzazione delle abilità”, ha affermato Scrimitore.
Infine Livia Iaccarino, dell'area manager ristorante "Don Alfonso", S.Agata sui due golfi (Na) si è espressa sull'importanza della formazione professionale e sul fatto che bisogna rivendicare l'orgoglio di essere meridionali.
Alessandra Palmiotto