MOLFETTA - Nella libreria storica di Molfetta "Il Ghigno", è stata ospitata nuovamente la scrittrice Gabriella Genisi, conosciuta al pubblico dei lettori per svariati successi tra cui "Come quando fuori piove" (2006), "La teoria di Camila. Una nuova geografia familiare" (2018), il ciclo Chicca Lopez ma soprattutto per aver dato vita, a partire dal 2006, alla folgorante Lolita Lobosco, approdata lo scorso anno sulla rete televisiva nazionale grazie all'apprezzatissima interpretazione dell'attrice Luisa Ranieri.
La scrittrice ha presentato, in questa occasione, l'ultima indagine di Lolita, vicequestore in servizio presso la squadra mobile della questura di Bari, intitolata "Terrarossa" (2022) dando voce alla piaga, pugliese ma non solo, del caporalato.
A moderare l'incontro Isabella de Marco, anche grazie all'ausilio dei "10 punti sul perché non si può non leggere l'ultimo romanzo di Gabriella Genisi" della prof.ssa Maria Stella de Trizio.
In un viaggio tra meravigliosi paesaggi pugliesi, prelibatezze culinarie baresi, sfumati accenni alla pandemia, solidi rapporti di amicizia e passionali intrecci di omicidi e relazioni, la spigliata femminilità di Lolita si contrappone ad un ambiente troppo a lungo considerato prerogativa maschile.
Queste pagine hanno la capacità di prendere il lettore per mano, tenerlo con il fiato sospeso, incantarlo, divertirlo e permettergli di riflettere su quello che ognuno di noi forse già sa ma, nella vita di tutti i giorni, è portato a trascurare.
In fondo, per citare Cesare Pavese: "Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma".
Ecco "Terrarossa": un libro che non si può non leggere.
Maria Chiara de Candia