La “Multiservizi” amplia attività e poltrone
Per il centrodestra era un carrozzone, ma ora diventa strumento di potere
Mentre la Giunta preme per esternalizzare i servizi, in un'ottica d'apertura all'iniziativa privata e imprenditorialità locale, un identico fervore neoliberista non appare sulle modifiche che vuole apportare allo statuto della “Multiservizi”.
Della “Molfetta Multiservizi S.p.A.” costituita nel '96, il Comune detiene il 51% della proprietà mentre “Italia lavoro” (ex Gepi) il 49%. La società per lo statuto attuale si occupa della gestione di alcuni servizi: manutenzione verde, strade, illuminazione, pulizia edifici pubblici, segnalazione stradale e semaforica, verifiche e controlli sugli impianti termici. Il Consiglio di Amministrazione è di tre componenti cui due espressione del Consiglio comunale.
Dopo pochi mesi dall'insediamento, il nuovo C.d.A. (presidente Michele Palmiotti, eletto in Forza Italia con più di 600 voti), adombrando mutamenti nelle esigenze dei servizi pubblici e privati, ha proposto la modifica di alcuni articoli dello statuto. Insomma la “Multiservizi” vuole allargarsi. Infatti, le modifiche riguardano l'art. 3 (finalità della società) e l'art.13 (numero dei componenti del C.d.A.).
Nella proposta non c'è solo la gestione di pubblici servizi municipali, ma anche di realizzazione, trasformazione, ampliamento, manutenzione e gestione di servizi in vari settori: strutture, ambiente, rifiuti, trasporti, lavori edili, stabilimenti balneari, formazione professionale, mense e catering, riscossione tributi.
Un po' troppo anche per l'Amministrazione comunale che ha condiviso in parte la proposta escludendo quei settori in cui operano le altre aziende municipalizzate, ma inserendone altri: realizzazione e gestione di reti di comunicazioni, gestione impianti di distribuzione del gas metano. Per quanto riguarda i componenti del C.d.A. l'aumento a 5 di cui 3 di nomina del Consiglio comunale è stata accolta senza riserve. E così il pacchetto è ben confezionato e pronto per l'approvazione del Consiglio comunale.
Mettendo in relazione questo provvedimento con quello riguardante le esternalizzazioni emerge una difformità di comportamento dell'Amministrazione comunale.
Nella proposta di delibera sulle esternalizzazioni si legge di una scelta “… espressione di una diversa filosofia dell'agire amministrativo che abbandoni il chiuso recinto di una visione prettamente burocratico-pubblicista delle cose, e si apra invece alle logiche senz'altro più flessibili e funzionali del mercato, dell'economia, dell'imprenditoria, dell'iniziativa privata. In quest'ottica il Comune può farsi, perché no, soggetto attivo e compartecipe”.
Nella proposta di modifica dello statuto della “Multiservizi”, il Comune è sì “soggetto attivo e compartecipe” ma per l'esatto contrario, perché ampliando gli orizzonti la “Multiservizi” si configurerebbe come un multi-utiliy locale a partecipazione pubblica con tentazioni monopolistiche in vasti settori dell'economia locale.
Si potrà controbattere che “Multiservizi” opera come una vera e propria azienda privata e quindi deve essere messa in condizione di stare sul mercato, in questo caso non si capisce per quale motivi il Comune non le permette di competere in tutti i settori del mercato dei servizi pubblici e privati. Evidentemente sottotraccia ci sono anche altre logiche. Rammentiamo che sin dalla costituzione della “Multiservizi” il centrodestra ne ha detto peste e corna, addirittura sosteneva che era un carrozzone pubblico che inquinava l'economia a danno delle piccole imprese e artigiani locali. Salito al potere e occupate le ambite poltrone il centrodestra non solo ha cambiato rapidamente opinione, ma si appresta ad ampliare gli ambiti d'intervento e il C.d.A.
E l'inquinamento dell'economia e il danno ad imprese ad artigiani? Evidentemente il fascino inebriante del potere fa cambiare opinione. Come si vede registriamo scelte ondivaghe.
Francesco del Rosso
SCHEDA
Le proposte di modifiche dello statuto
Art.3 - Oggetto sociale.
La società ha per oggetto, in conformità alla legislazione vigente, la realizzazione, la trasformazione, l'ampliamento, la manutenzione e la gestione in conto proprio e/o in affidamento a terzi di:
- Aree destinate a verde pubblico e privato;
- Sistemi di viabilità comunale, segnaletica di vario genere, impianti semaforici, sistemi informatizzati di controllo del traffico in genere e impianti di custodi e/o parcheggi automezzi in genere;
- Opere primarie di urbanizzazione;
- Impianti centri ginnici-sportivi, palestre, piscine natatorie, campi da tennis e /o calcetto, stabilimenti balneari e altri impianti e/o centri per il tempo libero;
- Centri e/o impianti per la custodia degli anomali domestici;
- Impianti idrici, fognanti e distribuzione gel gas metano;
- Impianti elettrici e di illuminazione;
- Ogni altra attività connessa e complementare alle precedenti.
La società potrà inoltre compiere le seguenti attività:
1. Servizi di pulizia degli edifici pubblici e privati;
2. Manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici pubblici e privati;
3. Ogni altra attività nel settore della manutenzione dell'ambiente;
4. Verifiche e controlli relativi alla osservanza delle norme sugli impianti tecnici, ai sensi degli.31 e 34 della Legge 10/91;
5. Servizi di custodia – parcheggi – guardiania delle aree pubbliche;
6. Servizi di vigilanza rurale e urbana;
7. Realizzazione e gestione canili pubblici e privati;
8. La realizzazione e gestione reti di comunicazione.
Art.13 – Consiglio di Amministrazione
La società Molfetta Multiservizi S.p.A. è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da cinque consiglieri. Alla società Italia Lavoro è riservata la facoltà di designare 2 Consiglieri, al Comune è riservata la facoltà di nominare 3 Consiglieri eletti dal Consiglio Comunale.