La Margherita chiede a Di Gioia maggiore chiarezza e critica l'accordo con l'IDV
MOLFETTA – 24.2.2006
Pare proprio che non siano del tutto archiviate le frizioni all'interno del centrosinistra tra il candidato sindaco, Lillino Di Gioia, ed alcuni partiti della coalizione. Stavolta è la Margherita ad inviare un chiaro messaggi allo stesso Di Gioia attraverso una mozione approvata all'unanimità dal direttivo del partito ed indirizzata al candidato sindaco. Nel documento (reperibile anche sul sito del locale circolo) si legge che la Margherita “manifesta profondo disagio per la perdurante strumentalizzazione dell'appartenenza al partito da parte del candidato sindaco Lillino Di Gioia, ancora surrettiziamente invocata anche ai livelli provinciali, nonostante le sue recenti scelte politiche ed elettorali pubblicamente difformi, con il sostegno ad altra forza politica (la Primavera in Movimento ndr) nella competizione elettorale per le Regionali”.
Per tale motivo il partito guidato a livello locale dal coordinatore cittadino, Cosimo Altomare, chiede esplicitamente a Di Gioia che “venga subito rimossa con atti politici chiari la persistente ostentazione di appartenenza del candidato sindaco a 'DL – La Margherita', per evitare di alimentare confusione tra gli elettori e consentire l'affermazione di un'alleanza fondata sulla reciproca lealtà”.
Ma il documento approvato dal direttivo di questa forza politica va anche oltre e si sofferma sull'accordo recentemente annunciato tra il candidato sindaco del centrosinistra e l'Italia dei Valori che, lo ricordiamo, negli ultimi anni ha sostenuto l'amministrazione di centrodestra guidata da Tommaso Minervini.
“L'accordo raggiunto dal candidato sindaco con i dirigenti locali dell'Italia dei Valori rappresenta un atto politicamente disinvolto rispetto alle forze politiche della coalizione, specialmente perché si conclude senza la discontinuità necessaria rispetto all'amministrazione uscente, di cui IDV è stata parte integrante in contraddizione con la posizione nazionale. Deve essere la coalizione, nel suo insieme, e quindi non solo il candidato sindaco a farsi garante del rispetto del documento politico fondativo”.
Durante il direttivo dello scorso 21 febbraio, la Margherita ha approvato anche un altro documento che si sofferma sulle elezioni politiche del prossimo aprile e sulla candidatura di un esponente del locale circolo nella lista del partito. Anche in questo caso non mancano certo gli accenti critici nei confronti dei dirigenti regionali dal momento che “è mancato – si legge nel documento – il benché minimo coinvolgimento democratico degli organismi politici territoriali nell'intero processo di individuazione di candidature con un carattere di autorevole radicamento nelle città”. A questo proposito la Margherita di Molfetta “riconosce come espressione unica ed unitaria del partito la proposta di candidatura dell'avv. Oronzo Amato, apprezzandone l'impegno con cui ha contribuito all'affermazione nella città del nostro progetto politico. La candidatura dell'avv. Amato, – prosegue il documento – pienamente legittimata dall'organismo cittadino di direzione politica democraticamente costituito, si pone su un livello diverso, e con esso incompatibile, da quello di auto-candidature, prive di qualsiasi legami con i livelli politici territoriali, che pure risultato essersi 'affacciate' ai cosiddetti 'tavoli' regionali nelle convulse trattative di questi giorni”.
Molto probabilmente questo passaggio critico si riferisce alla notizia circolata nelle scorse settimane per cui sarebbe candidata nella lista regionale della Margherita la dott.ssa Annalisa Altomare, come noto molto vicina a Lillino Di Gioia, mentre il locale circolo del partito aveva dato una indicazione ben diversa indicando come candidato del territorio l'avv. Oronzo Amato.
Giulio Calvani