La “Margherita” candida Mastropierro e Cives alla Provincia
MOLFETTA - 26.3.2004
Saranno Gianni Mastropierro, consigliere uscente, per il collegio di Ponente, ed il medico Mimmo Cives per il collegio di Levante, i candidati della “Margherita” di Molfetta alle prossime elezioni provinciali.
L'annuncio è stato dato con una manifestazione pubblica cui hanno partecipato anche Enzo Divella, che corre per la carica di Presidente della Provincia di Bari, e gli stati maggiori della “Margherita”, dai consiglieri comunali ai coordinatori cittadino, Cosimo Altomare, provinciale, Lillino Sannicandro, e regionale, Gero Grassi.
Sul palco dell'Odeon sono saliti, ed è la prima volta che accade, anche Lillino di Gioia, Pino de Candia e Michele Ventrella, rappresentanti delle liste civiche che già da qualche tempo hanno dichiarato di appoggiare per queste elezioni proprio il partito di Rutelli.
Scelte, dei candidati e dell'apertura a questi movimenti, motivate da Guglielmo Minervini nell'intervento centrale dell'incontro pubblico.
Gianni Mastropierro ha ben lavorato per la città nella sua legislatura da consigliere provinciale, mentre Mimmo Cives, che non è iscritto al partito, rappresenta una sorta di apertura al mondo delle professioni e simboleggia un altro tipo di impegno e di radicamento nella città. “E' una politica che scommette questa – ha affermato Minervini – la “Margherita” si offre come un luogo dove possono incontrarsi movimenti, liste civiche, culture diverse, espressione di un'altra stagione democratica che ha governato la città”. Per continuare, rivolgendosi ai partiti alleati: “E' una sfida che vorremmo fosse condivisa da tutto il centro sinistra, sì, vorremo che fosse il rischio del confronto sulle idee, più che il pregiudizio sulle persone, il carattere di tutto il centro sinistra”.
Tutti gli intervenuti hanno ribadito l'importanza del prossimo appuntamento elettorale, non solo perché per la Provincia ci sono all'orizzonte scelte importanti, come quelle relative alla definizione dell'area metropolitana, e perché è fondamentale che a Strasburgo sieda una rappresentanza italiana convintamene europeista, ma almeno per altre due motivazioni forti.
Si tratta di elezioni con valore politico, che possono rappresentare un primo stop per lo strapotere berlusconiano e perché, anche a livello cittadino, potranno segnare, secondo i rappresentanti della “Margherita”, il primo segnale di riscossa per il centro sinistra e la rampa di lancio su cui iniziare a costruire il rovesciamento dell'attuale amministrazione, per la quale è stato ribadito un giudizio completamente negativo.
Per dirla con le parole di Guglielmo Minervini: “Abbiamo la possibilità di lanciare un messaggio, che c'è una città che non è rassegnata e che vuole ancora essere protagonista all'interno del territorio”.
Lella Salvemini