La maggioranza di destracentro litiga e fa saltare la seduta del consiglio comunale di Molfetta mentre il consigliere Mancini fa autogol
Pasquale Mancini
MOLFETTA – Sulla seduta del consiglio comunale di Molfetta saltata per colpa della maggioranza, presente in aula con soli due consiglieri Pasquale Mancini ed Enzo Spadavecchia, arriva una nuova difesa di ufficio.
E’ proprio Pasquale Mancini a fare un altro clamoroso autogol (lui ci è abituato) perché con un comunicato, non richiesto e autolesionista, ammette che in aula non c’erano i consiglieri di maggioranza, ma che doveva essere la minoranza a garantire il numero legale.
Se non siamo su “scherzi a parte”, poco ci manca. Eppure i cittadini capiscono con questa excusatio non petita, accusatio manifesta, Mancini cerca di mettere una pezza sulla frattura esistente all’interno della maggioranza destracentro “ciambotto” che governa la città.
Non ancora contento per aver attribuito alla minoranza il compito di garantire la seduta, mentre i consiglieri di maggioranza erano a litigare in un’altra stanza, l’ex assessore Mancini aggiunge che gli argomenti in discussione erano stati richiesti dall’opposizione, confermando così che la maggioranza non voleva affrontarli.
Peggio di così!, soprattutto se si pensa che si trattava di argomenti scottanti e scomodi per l’amministrazione: porta a porta, ospedale, migranti e altri. Mancini giustifica l'assenza con la necessità di fare una riunione sull'argomento e così peggiora la situazione: perché la riunione non è stata fatta nei giorni precedenti e si è scelta l'ora del consiglio, mancando di rispetto alla minoranza e ai cittadini? Forse perché non si trovava la quadra e non essendoci il sindaco (gatto), i consiglieri (topi) ballavano? Consigliere Mancini, per favore, non offendiamo l'intelligenza dei cittadini.
Forse un corso accelerato di comunicazione non farebbe male al consigliere Mancini, per evitare di continuare a fare danni a sé e alla amministrazione che sostiene.
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