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La Lega del Filo d'oro si presenta alla città con la mostra “Io dentro il mondo”
15 ottobre 2005
MOLFETTA – 15.10.2005 “Io dentro il mondo” si chiama così la mostra voluta e curata dalla “Lega del Filo d'Oro” nel chiostro della Fabbrica San Domenico. Questo è l'anno in cui ricorre il quarantennale della Lega del Filo d'Oro e penso che non poteva esserci miglior modo di festeggiare se non con l'apertura di una nuova sede che rispondesse in modo impeccabile alle esigenze delle famiglie del sud che richiedono per forti necessità una struttura residenziale per adulti ragazzi e bambini sordociechi o con pluriminorazioni psico-sensoriali La Lega troverà nel ex Preventorio la sua “dimora”, sì perché la Lega è una vera e propria famiglia che aiuta e sostiene non solo chi ne ha più bisogno ma anche le rispettive famiglie. La struttura potrà ospitare 40 persone a tempo pieno e 15 a degenza diurna e di circa il doppio degli assistenti medici e specialisti per una completa ed efficiente assistenza. La struttura ha necessitato di piccole ma fondamentali modifiche per adattare gli spazi alle esigenze dell'utenza per cui l'apertura è prevista per il 2006. All'inaugurazione erano presenti gli assessori regionali alla sanità Alberto Tedesco, e alla Trasparenza e Guglielmo Minervini, l'assessore provinciale ai servizi sociali Nicola Occhiofino, i consiglieri provinciali Basile e Antonello Zaza, il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini, il presidente della “Lega del Filo d'Oro” Trapanese e il segretario regionale Batoli, il nuovo presidente della ASL Rocco Canosa e il direttore Finzi della Astra Demoscopea. (Nella foto, da sinistra: Canosa, Guglielmo Minervini, Trapanese, Tedesco, sindaco, Batoli). Non è mancato l'intervento del sen. Antonio Azzollini, che con entusiasmo ha sostenuto il nuovo progetto da lui stesso fortemente voluto. Alla manifestazione erano presenti soprattutto volontari e testimoni del lavoro che viene svolto e che rende possibile una vita “normale” per chi “normale” non è.
(Nella foto, l'intervento dell'assessore Tedesco, alla sua destra l'assessore regionale Minervini e il presidente del Filo d'oro Trapanese). Questa inaugurazione e la mostra in sè avevano qualcosa di diverso, qualcosa che non poteva non colpire chi entrava in quella realtà: il silenzio. Si comunicava chi più chi meno, ma la comunicazione era diversa dalla nostra, quella a cui tutti siamo abituati, ed era basata sul tatto o sulla mimica delle mani. Partecipandovi si capiva il senso della vita, il valore che questa ha anche se non rientra nei canoni del “normale” ed è per certi versi “diversa”. (Nella foto: uno stand della mostra)
In maniera riduttiva e forse gretta parliamo di persone diverse, per la mancanza o l'impedimento nel fare determinate azioni quando, invece, forse, i diversi siamo noi che per vivere abbiamo bisogno di 5 sensi, mentre loro ne hanno 3 o 4 e con essi riescono a fare quello che fan tutti. La mostra è la cosa più interessante che si possa vedere, perché da un lato evidenzia un mondo di cui spesso ignoriamo l'esistenza, dall'altro fa comprendere il senso più vero e puro della vita. Abbiamo avuto modo di parlare con i volontari della Lega e con il responsabile stampa Stefano Biraghi e con chi può testimoniare con la propria vita cosa voglia dire essere sordocieco, ma vivere lo stesso veramente (tutte questo verrà approfondito in un prossimo numero di “Quindici”) tutte persone gentilissime che ci hanno accompagnati nel nostro percorso di apprendimento e conoscenza.
(Nella foto, l'assessore provinciale Nicola Occhiofino). La mostra ricrea i quattro ambiti della vita quotidiana: abitativo, di lavoro, ludico ed educativo. All'interno di questi spazi il visitatore trova gli stessi oggetti che troverebbe nei corrispettivi ambienti reali e il tutto è spiegato e illustrato egregiamente da un addetto della Lega. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 23 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30 e negli stessi orari sarà possibile anche effettuare visite guidate per scolaresche.
Maria Paola d'Amato
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