La Guardia Costiera a caccia di pescatori di frodo: 4 denunce
MOLFETTA – 13.5.2003
Tempi duri per i pescatori di frodo, ma anche per gli amanti dei frutti di mare “proibiti”: la guardia costiera della capitaneria di porto di Molfetta sta predisponendo controlli non soltanto in mare ma anche nei mercati ittici rionali, nei ristoranti, nei punti vendita di prodotti ittici, ma anche fra i dipartisti e i sub.
La prima operazione denominata “Safe water” ha portato a ben 4 denunce a piede libero per “inosservanza delle norme in materia di segnalazione marittima”.
La guardia costiera ha impegnato in quest'attività ben 40 uomini, tra componenti degli equipaggi e personale a terra, e cinque unità navali, che hanno proceduto al controllo in tutti i porti di giurisdizione di numerosi pescherecci al rientro dall'attività di pesca “al fine di accertare eventuali irregolarità in materia di sicurezza della navigazione, composizione degli equipaggi e rispetto della normativa sanitaria”.
Nel Comune di Bisceglie, poi, ai controlli hanno partecipato anche pattuglie della tenenza dei carabinieri e della polizia municipale.
Numerosissime le sanzioni elevate, 70 in tutto per un totale di 61mila euro 12 verbali per detenzione e vendita di ricci di mare, 32 per inosservanza delle norme sanitarie, 8 per inosservanza di norme in materia di pesca, 18 per divieti di sosta in porto. Sequestri anche quattromila ricci di mare, tre attrezzi da pesca vietati e un natante da diporto senza copertura assicurativa.
Adelaide Altamura