La Fidal Puglia discrimina gli atleti minori svantaggiati escludendoli dall'evento dell’inaugurazione dello stadio di Molfetta: la denuncia del presidente dell’associazione AllenaMenti
Una foto aerea di Franco Pansini che riprende lo Stadio Paolo Poli
MOLFETTA – Atleti minori svantaggiati sarebbero stati discriminati dalla Fidal senza che l’amministrazione comunale di Molfetta sia intervenuta in proposito perché questi ragazzi sarebbero stati esclusi dall’evento dell’inaugurazione dello Stadio comunale “Paolo Poli” che si terrà oggi a partire dalle ore 17.
A fare questa denuncia è stato l’ex vice sindaco avv. Bepi Maralfa del Movimento civico “Area pubblica” con una mail inviata agli organi di informazione in cui si chiede che il sindaco Tommaso Minervini intervenga con la massima urgenza per rimediare a questo grave strappo sociale.
La notizia dell’esclusione è stata diffusa dal presidente dell’Associazione AllenaMenti prof. Pietro Camporeale sul suo profilo Facebook: «La nostra associazione è basata sul principio dell’inclusione! Ad AllenaMenti l'Atletica (e con essa l'esigenza di partecipare a gare e eventi) si unisce alla ricerca in ABA, collocando l'attività del centro in una posizione assolutamente NON competitiva rispetto alle altre realtà presenti sul territorio per lo sport e per l'educazione, grazie alla sua esigenza di creare rete e collaborazioni, assieme alla diversità di destinatari e intenti.
E' con tanto dispiacere che ho appreso che FIDAL Puglia ha deciso senza condividere la progettazione con il partner AllenaMenti, di escludere la categoria giovanile di atletica (il Calcio invece sarà rappresentato. Perché?) dalla festa sportiva dell'inaugurazione dello stadio P. Poli.
Abbiamo coinvolto le nostre famiglie e i nostri giovanissimi atleti in base alla partecipazione di AllenaMenti (come da cartellone) alle gare FIDAL categoria giovanile durante la giornata d'inaugurazione "Tutti al Paolo Poli" prevista venerdì 24 agosto: una trentina di nostri atleti nella categoria esordienti e ragazzi avrebbero dovuto gareggiare, i nostri giovani atleti con bisogni speciali – e loro famiglie- afferenti a FISDIR avrebbero dovuto fare il tifo sugli spalti indossando gli stessi "colori" (attività per cui sono stati preparati, hanno ricevuto insegnamenti specifici e che fa parte dei valori dello sport).
Fidal Puglia, probabilmente ignorando le implicazioni, per una realtà inclusiva come la nostra, ha pubblicato SOLO IERI la decisione (per motivi tecnico organizzativi di cui non siamo stati fatti partecipi) di ESCLUDERE le categorie giovanili dall'evento di Molfetta, dimostrando di non aver compreso, malgrado gli anni di conoscenza e collaborazione reciproca, l'importanza strategica della partecipazione di adulti e giovani, con e senza bisogni speciali, agli stessi eventi proposti per la cittadinanza, nonché la nostra volontà di proporre Molfetta come polo di buone pratiche di ricerca, sport e inclusione».
Una situazione di intolleranza che andrebbe sanata al più presto. Il sindaco Minervini, che sappiamo sensibile a questi problemi, dovrebbe immediatamente intervenire con una protesta formale nei confronti della Fidal per permettere anche agli atleti di AllenaMenti di partecipare ad un evento importante che non può essere macchiato da una inspiegabile discriminazione.
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