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La Dvorak celebra i suoi 30 anni con uno splendido concerto a Noci
15 luglio 2008

L'Associazione culturale musicale “Antonin Dvorak” di Molfetta ha celebrato il suo trentennale con un concerto nell'abbazia Madonna della Scala a Noci. Nel lontano giugno del 1977, un gruppo di studenti del liceo classico avvertì la mancanza di cultura musicale e chiese a don Salvatore Pappagallo di guidarli in questo mondo sconosciuto, per poterne scoprire la bellezza e il fascino. L'associazione ha proseguito, in questo lungo periodo, la sua “lotta” all'analfabetismo musicale, avvertita come vera e propria ingiustizia perché, come è stato dimostrato, la musica favorisce l'acquisizione di numerose capacità, è usata con scopi terapeutici e non ultimo favorisce la socializzazione perché il suo linguaggio è universale. Grandi passi avanti sono stati fatti da allora, ma l'obiettivo ultimo non è stato raggiunto: l'istituzione di un liceo musicale e l'assegnazione del Palazzo Dogana a centro regionale musicale. Ma questa è un'altra “battaglia” che Don Salvatore e la sua scuola stanno combattendo anche se sanno di trovarsi da soli contro l'indifferenza di una città distratta. Questo concerto è stato quindi inteso come punto di arrivo, trent'anni sono tanti, ma anche come nuovo punto di partenza per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni a non considerare interessi soltanto materiali ma a guardare in prospettiva, investire nella cultura e nella musica per creare una società migliore di quella attuale in grande crisi morale e spirituale. I brani proposti, tutti musicati negli anni da don Salvatore, eseguiti dall'orchestra e coro “Don Tonino Bello” e diretti dal Maestro Vito Clemente, sono stati un “Grazie al Signore” per il sostegno ottenuto da Lui in questi anni e il Magnificat, inno per coro e orchestra tratto dal canto popolare barese “Ninna nanna a San Nicola” e stata la sintesi di questo messaggio. Un momento di grande suggestione è stato raggiunto con “Le nozze di Cana” oratorio per soli, coro e orchestra. Splendide le voci del baritono Roberto de Candia (lo storico), del soprano Antonietta Cozzoli (Maria), del tenore Cataldo Caputo (Architriclino), del basso Antonio Stragapede (Cristo). In “Pasqua” invenzione per coro e orchestra, impostata su melodie della settimana santa molfettese e melodie gregoriane, dopo l'annuncio della vittoria di Cristo sulla morte, quelle stesse melodie melanconiche si trasformano in tripudio di gioia. L'organista Mauro Pappagallo ha proposto “L'Alleluia e Salmo Messianico”, variazioni per organo sui temi dell'Alleluia gregoriani e Corale della “Passione secondo S. Matteo”. A chiusura “Le Beatitudini” cantata per solo, coro e orchestra: “gioite e rallegratevi ché la mercede vostra molta è nei cieli”. La serata si è conclusa con la lettura di un messaggio di auguri del dott. Pietro Centrone, presidente della Fondazione Valente, impossibilitato a essere presente alla manifestazione e con un sentito ringraziamento dei coristi, dei musicisti e di tutti i presenti, al lavoro meritorio di don Pappagallo per la diffusione della musica.
Autore: M. A. A.
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