Recupero Password
La costruzione di un cantiere nazionale a Molfetta nel 1863
15 aprile 2023

All’indomani dell’Unità d’Italia il 3 maggio del 1863, il Consiglio Comunale sotto la presidenza del Sindaco Francesco Saverio Romano deliberò di inviare un’istanza al Governo per sollecitare la costruzione di un cantiere adatto alla costruzione del naviglio in genere, sollecitato anche da una lettera dei mastri calafati molfettesi del 2 maggio 1863. All’Onorevolissimo Ministro dei Lavori Pubblici Onorevolisimo Signore Molfetta, in Provincia di Bari, bagnata al Nord dall’Adriatico, in attacco dell’abitato da Levante verso l’Ovest, presenta una riviera, la quale è naturalmente scoscesa che a grado a grado va ad incontrare senza ostacoli sufficiente quantità di acqua, questa riviera difesa dal Levante Greco e Tramontana dal porto in costruzione, che col tempo prenderà il più desiderabile progresso, è garantita verso Ponente da una costiera, che la natura ha prolungato in mare. La giacitura di questa riviera presenta tutti i numeri per la costruzione di un cantiere Nazionale Mercantile. I boschi della Provincia e quelli limitrofe Basilicata, Terra d’Otranto e Capitanata possono fornire ogni sorta di legname adatto a qualunque costruzione. Il commercio attivo con Trieste può somministrare per mezzo dell’industria privata qualunque materiale in ferratura, indipendentemente dagli stabilimenti metallurgici del Regno. Poggiata su questi vantaggi del Paese l’arte del calefato in Molfetta si è tanto spinta, che usando su la grezza riviera suddetta, fornita dalla natura, conta un sufficiente numero di costruttori sì pratici, che tecnici di qualunque legno mercantile tanto per conto di negoziandi Molfettesi, quanto di altri paesi della Provincia e fuori: in modo di non essere più sufficiente quello dalla natura fornito, richiedendo di essere ampliato dall’arte per i molti legni mercantili commissionati, ed in costruzione, oltre le barche da pesca numerosissime da sopravvanzare menandosi, secondo le diverse stagioni, in Procida, in Calabria, nella spiaggia Romana, in Grecia, e nel Gargano, sendovi taluni artisti atti pure alla costruzione di legni a vapore, od anche corazzati per causa di studi già completati. E quanto di serratura si richiede per dette costruzioni tutto è fornito dai fabbri Molfettani, i quali sono in tanta quantità, che oltre ai lavori del Paese ne disseminano fuori girando per tutte le fiere delle altre limitrofe Province. Sicchè al bisogno di bracciarli per stabilimenti metallurgici e di costruzioni navali se ne potrebbero fornire dal Paese, già pronti quanti se ne richiederebbero un’alta Direzione Governativa. E’ necessità di Molfetta addirsi a questa industria di mare, perchè con un ristrettisimo territorio poco ci è da far per le agricole. Con questo primo elemento del Cantiere si ravviverebbe l’industria privata del Regno d’Italia la quale ha dritto di privilegio ad essere protetta, per fruire di quelle risorse, che si danno alla industria straniera presso della quale, in caso di guerra, il legni possono essere sequestrati ad istanza di qualunque Potenza nemica: e l’industria privata di Molfetta fa vive istanze di costruire all’istesso prezzo dell’Estero a solo fine di aver pane per lavoro per un numero di anni, guarantendone le Commissioni; e tutto dopo che il Governo si sarà assicurato degli studi sulla località naturale, e su tutti gli altri elementi per questo grande stabilimento di risorsa. Onorevolissimo Signore – L’attuale marineria mercantile in sovrabbondante numero, negletta, abbandonata, ammiserita, ha bisogno di vita e moto, naturale slancio di questa classe Molfettana, per tenersi il commercio Italiano almeno a livello, se non superiore alle altre Nazioni. Sensa il commercio di mare l’Italia non può avere quella floridezza, alla quale aspira per compiere la sua rigenerazione. Questo commercio non può ottenersi senza un materiale navigabile; e questo senza località adatta a costruire. L’Italia che si propone il fine di avere una forza navale e spende milioni per conseguirla, ha necessità di eccitare i mezzi come sopra, cioè cantieri, materiale navigabile, personale, sbocchi e spesa. La storia ci ammaestra che le Repubbliche di Venezia e Genova, la stessa Inghilterra, la stessa Francia fecero la loro ricchezza non per le armate navali, ma per commercio di mare, e da questo quindi nacque la marina militare, cioè cogli uomini, e coi mozzi della marina mercantile. Questo fine di aversi una forza navale dall’Italia per la difesa e per la offesa per la politica a spiegarsi nelle questioni Europee, per la protezione del commercio Italiano all’Estero, e per avere così un seggio tra le prime Potenze civilizzate dell’Europa, abbisogna d’incominciare dall’iniziativa de’ mezzi con la costruzione di diversi cantieri mercantili-nazionali sulle coste che estesamente la bagnano, rendendola penisola. E quel Paese che non ha cantieri non può adempie-re alla necessità di costruzione, come non può sovvenire a quella di manutenzione, di riparazione, di rinnovellamento, avendo peraltro bisogno le navi corazzate a distanza di pochi mesi essere ripulite per conservare la loro attitudine di velocità, oltre le riattazioni per i guasti, specialmente in caso di guerra guereggiata nell’Adriatico, e di blocco ne’ cantieri di Spezia, e di Napoli. L’apertura dell’istmo di Suez, il traforo del Cenisio, la grande arteria ferroviaria lungo la costa dell’Adriatico, che congiungerà l’Oriente con l’Occidente, la navigazione a vapore, i telegrafi elettrici e sottomarini, mezzi tutti che toglieranno la difficoltà delle distanze, congiungendo le Potenze Occidentali dell’Europa con l’Egitto, con le Indie, con la Cina e con il Giappone, e che apriranno con grande eccitamento il commercio Europeo-Asiatico; con queste opere, portate già a termine o prossime a raggiungere la loro meta, questi vantaggi colossali è conveniente che fruisca l’Italia, che si trova bagnata e circondata dal Mediterraneo, il quale dovrà essere il centro di questi grandi sbocchi, e per fruirne a tempo, e non restare indietro, è di necessità che contemporaneamente ravvivi con tutta energia quei mezzi, che la possono condurre a un tanto fine prima che altre Potenze s‘impossessino di questi benefici destinati per la sua completa regenerazione, avantaggiando i suoi prodotti che nascono dal suo seno, giardino d’Europa. Questi concetti tutti vacheggiava il Consiglio Municipale di Molfetta, quando si animava a deliberare la costruzione di un Cantiere Mercantile Nazionale, concorrendo l’Erario, la cassa del Porto, la colletta privata ed i negoziandi, poggiandosi sulle risorse, che a tanta opera potrebbe dare il Governo Italiano sia per istudi e direzione, sia per ispese, come sopra. Per le quali cose il Municipio si fa a dimandare. 1°, Che il Governo Italiano voglia ordinare studi a commettersi al Genio Civile della Provincia, oppure ad una Commissione di persone tecniche: e quando il permetta col farsene elevare il progetto dall’Architetto D. Corrado de Judicibus nominato dal Consiglio. 2°, Che in conseguenza di questi studi voglia disporre la costruzione di un cantiere Nazionale- Mercantile in Molfetta. 3°, Sopperirsi la spesa con fondi della Cassa del Porto, che sono pure redditi Municipali, con quelli della Provincia, e con quelli della Finanza Nazionale, del Ministero de’ Lavoro Pubblici, salve le collette potranno cumularsi dall’industria privata e dai negoziandi, il tutto sotto la iniziativa del Governo italiano. Molfetta 9 Luglio 1863. Il Sindaco Francesco Saverio Romano. © Riproduzione riservata

Autore: Corrado Pappagallo
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet