La corruzione nella Sanità
"Anche il rapporto del Ministero della salute, boccia la sanità pugliese, collocandola al terzultimo posto in compagnia di Campania e Calabria. Il Ministero ha “misurato” le offerte delle prestazioni sanitarie dovute ai cittadini, accertando che solo nove regioni garantiscono i “Lei”- (livelli essenziali di assistenza)- Ovviamente sono tutte regioni del centro nord, eccezion fatta per la Basilicata, unica promossa del sud Italia.
Molto critica la situazione in Campania, Puglia e Calabria, perché ancora lontane dal garantire i livelli minimi di assistenza, per la maggior parte degli indicatori presi in esame. Tutto questo anche quando i cittadini sono chiamati a pagare più tasse e più ticket, quando la popolazione degli assistiti è diminuita, quando diminuiscono le giornate di degenza. Il Ministero ha dovuto anche rilevare la non piena sufficienza rispetto alle vaccinazioni contro l’influenza degli anziani.
La Puglia è risultata carente anche nei programmi di screening per la diagnosi dei tumori del seno, cervice uterina e colon retto (la situazione non è migliorabile visto le liste d’attesa). E’ stato anche rilevato l’eccessivo ricorso ai parti cesarei, e la bassa percentuale di pazienti con frattura del femore, operati entro tre giorni. Ancora dunque una solenne bocciatura della sanità pugliese, dopo quella avuta da Transparency International Italia, relativa alla corruzione (ultima dopo Campania e Calabria).
Siamo veramente messi male. Mancava l’ultima figuraccia, della brutta vicenda dell’Ing. Carbonara della Asl Ba. Questi è stato rinviato a giudizio con altri, per l’appalto truccato all’oncologico. In verità, la Gazzetta del Mezzogiorno aveva sin dal 12 febbraio scorso riportato la notizia che il Carbonara era indagato per gli stessi reati che oggi lo vedono rinviato a giudizio. La direzione della Asl Ba, senza curarsene e senza alcuna cautela, nominava il Carbonara GARANTE ANTICORRUZIONE, ai sensi della legge N° 33 del 14 marzo 2013.
La nostra Regione è veramente messa male, in particolar modo nella sanità. Si dovrebbe pensare ad interventi straordinari.
Caro direttore, consentimi di aggiungere “fuori sacco” la notizia passata quasi sotto silenzio, del ritrovamento di un tesoretto stimato, circa 26 milioni di euro, ritrovato nei caveau di Bankitalia, a distanza di 20 anni, appartenente a Duilio Poggiolini, capostipite della corruzione sanitaria assieme al ministro de Lorenzo, noto anche come SUA SANITA’.
Il tesoro di Poggiolini, riveniente dalla corruzione sarà arrivato forse ai 400 miliardi di vecchie lire. Non va mai dimenticato però che, tra i reati contestati a Poggiolini (una quarantina) stava anche quello di omicidio colposo multiplo, per gli emoderivati infetti, una vergogna. Poggiolini in Cassazione se la cavò con quattro anni e mezzo di reclusione, di cui due cassati dall’ indulto, il resto fu scontato nei servizi sociali.
Da quel momento nulla è cambiato, forse è peggiorata. La corruzione è diventata sistema. Non ci arrendiamo, ma siamo preoccupati.
Vitangelo Solimini
Coordinatore di Cittadinanzattiva
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