La ciarda sul Danubio
L’ultimo libro di Gianna Sallustio
E’ nelle librerie l’ultimo libro di Gianna Sallustio, “La ciarda sul Danubio” (Cangemi editore Roma, pag. 240, £. 28.000), una serie di 25 “racconti di un tempo”. Proponiamo ai nostri lettori alcuni stralci della recensione del critico e poeta Paolo Ruffilli.
Nei racconti di Gianna Sallustio, un secco piglio realistico si intreccia alla dimensione fantastica, in una formula molto originale. La solitudine, la fatica del vivere, la morte, l’amore, la ricerca di un’identità attendibile e praticabile, la volontà di riconoscersi nell’autentico sono i principali temi esistenziali di questa silloge di 25 racconti…
Vicende che si svolgono su coordinate geografiche, le più lontane e vicine, dalla natia Molfetta con le sue tradizioni pasquali ai grattacieli di Pittsburgh, agli altipiani del Tibet, ai meravigliosi monasteri medioevali del Kossovo, alle isole del Pacifico, le più sperdute e primitive.
Paesaggi della Natura che diventano metafora del paesaggio interno in cui la vita è vissuta e traslata nella scrittura come realtà naturale e sofisticata, normale e straordinaria, lineare e intricatissima. E’ un raccontare drammatico ed ironico, elegiaco e lirico… pertanto il compianto poeta e critico Dario Bellezza aveva ben ragione, leggendo la narrativa di Gianna Sallustio, di citare scrittrici come Colette, Lalla Romano e Marguerite Yourcenar…
La prosa di Gianna Sallustio disdegna ogni pur minima retoricità e, a costo di farsi male, l’autrice va dritta al cuore delle vicende e dei sentimenti, per insopprimibile esigenza di genuinità e vitalità…
Paolo Ruffilli