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La biblioteca comunale di Molfetta e il nuovo inizio: ma è davvero così? Carenze e problemi
04 ottobre 2022

MOLFETTA - «Oggi viene scritto un nuovo inizio per questo importante spazio culturale che torna a disposizione della cittadinanza e di tutti gli studenti che dalla prossima settimana torneranno a ripopolare gli ambienti della biblioteca e della sala studio». Così il sindaco Tommaso Minervini commenta la tanto attesa inaugurazione della Biblioteca comunale di Molfetta, avvenuta nel pomeriggio di venerdì 30 settembre di fronte ai cittadini.

Ciò che però si presenta agli occhi dei molfettesi è una struttura incompleta con problemi evidentissimi e limitanti sugli orari: sorvolando sulla presenza di cataloghi cartacei in vecchio stile (e quindi mancato inserimento di quasi tutti i record bibliografici sull’OPAC SBN), sull’assenza di computer, Lim, proiettori, su molti scaffali vuoti e su una sezione per ragazzi di soli 400 libri circa, la biblioteca effettua un servizio estremamente ridotto.

La mattina dal lunedì al venerdì è aperta la sala grande (situata al primo piano) dalle 9.00 alle 13.30 e il martedì e giovedì anche nel pomeriggio, dalle 15.15 alle 17.45.

Per gli altri pomeriggi (lunedì, mercoledì e venerdì, senza considerare ovviamente il sabato) è stata messa a disposizione dalle 15.15 alle 19.15 una sala studio dalla capienza massima di appena UNDICI posti, a cui si può accedere su prenotazione tramite un numero disponibile sul sito del Comune e per massimo due volte a settimana, per garantire la rotazione degli utenti.

Gli studenti e i lettori tutti sono indignati: come si fa a garantire il diritto allo studio in queste condizioni?

Come si fa a pensare che la biblioteca possa essere un presidio della cultura, dell’informazione, della socialità, dell’uguaglianza quando ci si trova davanti a questa situazione?

E ancora una volta, è necessario ribadire che l’affermazione «studia a casa» è solo una scusa per mascherare il disinteresse, l’indifferenza nei confronti di persone che cercano, ogni giorno e con sacrificio, di aprire i libri e costruirsi il loro futuro.

Patrizia Calò
Gabriele Vilardi

 © Riproduzione riservata

 

 

 

Autore: Patrizia Calò
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