L'Unione: nessun accordo con la lista Di Pietro
MOLFETTA - 22.10.2005
Forse anche per il risultato soddisfacente delle primarie della scorsa domenica o anche per il perdurare della crisi amministrativa, aumenta il numero dei transfughi del centro destra che chiedono di entrare a far parte dell'Unione a Molfetta.
Si era diffusa la notizia che anche la lista “L'Italia dei Valori”, che fa capo a livello nazionale a Di Pietro, ma che in città ha fatto parte negli ultimi anni dell'amministrazione di Tommaso Minervini, avesse chiesto di aderire all'Unione, il cui coordinamento smentisce tramite il comunicato stampa che di seguito riportiamo: “Se è vero che è pervenuta una lettera di Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, che chiede di ammettere l'Italia dei Valori all'Interno dell'Unione locale, e che c'è stato un incontro, non programmato né previsto, di parte dei partiti dell'Unione, riuniti per altri motivi, con il suddetto coordinatore regionale, non corrisponde al vero invece che il segretario politico molfettese dell'Italia dei Valori, Leo Belgiovine, ha avuto un primo incontro con gli altri esponenti della coalizione né tantomeno che la lista Di Pietro a Molfetta sia entrata nell'Unione.
Da parte dell'Unione è stato infatti precisato e viene qui ribadito che presupposto imprescindibile per una presenza dell'Italia dei Valori nella coalizione locale è l'accettazione e la condivisione pubblica, con i necessari e conseguenti atti politici, dei giudizi politici già espressi all'interno del Documento politico-programmatico dell'Unione. In particolare : «Negli ultimi anni di amministrazione del centrodestra Molfetta ha sofferto non solo l'assenza di una qualsivoglia politica di governo dei suoi problemi più urgenti (lavoro e sviluppo, casa e qualità urbana, servizi socio-sanitari ecc.), ma anche il ritorno massiccio a pratiche affaristiche e clientelari. [...] Questa infausta stagione amministrativa è giunta al capolinea. [...] Con i protagonisti di questa stagione amministrativa fallimentare nessuna indulgenza è possibile. Devono andare a casa. Molfetta esige la costruzione di una credibile e rigorosa alternativa di governo, senza cedimenti e ammiccamenti a forme di trasformismo che tanti danni hanno già provocato alla città. [...] Le persone che saranno candidate dalle formazioni politiche de L'Unione o dalle liste con cui L'Unione decidesse di creare una coalizione, dovranno garantire di non aver assunto cariche di gestione amministrativa per la coalizione di centro-destra in carica». Fino a quando non vi sarà una presa di posizione pubblica di accettazione incondizionata di tali posizioni politiche da parte degli organi dirigenti locali dell'Italia dei Valori, nessun tipo di confronto sarà possibile. Laddove invece sia resa pubblica una evoluzione profonda delle posizioni politiche dell'Italia dei Valori che portino quella forza politica a condividere i nostri durissimi giudizi sulla fallimentare e dannosissima esperienza amministrativa di centro-destra, nessun ostacolo si frapporrà ad accoglierla nelle file dell'Unione anche a Molfetta”.
Lella Salvemini