L'ultima “follia” urbana: Molfetta invasa da vasi kitsch
MOLFETTA – 27.12.2004
Molfetta, in passato, ha sempre goduto della fama di città raffinata, per il pregevole gusto estetico, l'eleganza dei suoi arredi urbani oltre alla gradevole decorazione delle vetrine dei suoi negozi. Da qualche tempo, però, rischia di trasformarsi in una città kitsch e che fa del trash una regola (con le Leccio imperanti, non c'è da meravigliarsi).
L'ultimo esempio di questa tendenza, dopo le bandiere “segui l'insegna” è quella dei vasi (nella foto) collocati agli angoli delle strade e perfino nelle zone destinate ai parcheggi delle auto con grattino.
Non sappiamo chi abbia avuto la “geniale” idea di proporre queste “decorazioni” natalizie (speriamo siano solo temporanee), se i commercianti delle strade interessate o l'amministrazione comunale. Se si tratta dei primi, non c'è che dire: continuano a farsi del male, perché potrebbero spendere meglio e in modo più fruttuoso i propri soldi per fare marketing, senza affidarsi a scempiaggini estemporanee di questo tipo.
Se si tratta degli amministratori comunali, essi avrebbero bisogno di un corso accelerato di buongusto e soprattutto di cultura dell'arredo urbano. Cosa c'entrano questi vasi (le cui piante in molti casi sono state già divelte) con l'arredo urbano?
Si rendono conto questi signori che oltre ad essere antiestetici, questi vasi procurano non pochi problemi al traffico? Intanto occupano spazi riservati alla sosta, a carico dei cittadini, i quali non riescono più nemmeno a trovare posto a pagamento. E poi creano problemi al parcheggio delle auto che in molti casi per inserirsi nell'area riservata, battono contro i vasi, con grave danno alle carrozzerie delle stesse vetture. Quante richieste di risarcimento danni pioveranno sul Comune, dopo le centinaia già pervenute, e risarcite, per i danni causati dalle buche stradali?
C'è poi chi si diverte a spostare i vasi (in qualche caso, lo spostamento è dovuto alla difficoltà di parcheggiare) e ce li ritroviamo quasi al centro strada, così, per passare con l'auto, si è costretti a scendere a riposizionare il vaso per poter avere lo spazio fisico per transitare. Una situazione pazzesca!
Se ai vasi aggiungiamo, poi, i numerosi paletti di ferro collocati un po' dovunque, forse anche senza autorizzazione (anche questo ci piacerebbe sapere dall'ufficio tecnico comunale), questi recenti, brutti anni per la storia dell'arredo urbano della città, saranno ricordati come l'epoca della città dei pali e dei vasi.
Ci auguriamo che questa “follia” dei vasi sia solo temporanea e che venga rimossa quanto prima (magari anche con i paletti)quanto prima, come sarebbe opportuno rimuovere dalla testa di chi l'ha pensata, un'idea così balzana che poteva trovare spazio solo in una città kitsch come, purtroppo, sta diventando Molfetta.