L'opposizione di centro-sinistra: “Non c’è democrazia nel consiglio comunale”
MOLFETTA – 11.7.2001
Il gruppo di opposizione di centro-sinistra, dopo l’ultima seduta del consiglio comunale ha emesso un comunicato col quale si critica il sindaco di destra Tommaso Minervini e la maggioranza di intolleranza e di violazione dei diritti fondamentali della democrazia. Come si ricorderà (vedi la cronaca della seduta del consiglio nelle “NEWS”) la riunione fu burrascosa e frettolosa perché la maggioranza voleva correre via per assistere al concerto celebrativo dell’insediamento in piazza Municipio. All’opposizione fu negata spesso la possibilità di intervenire e anche il pubblico dei “tifosi” rumoreggiava e disturbava la riunione, mentre il neo presidente del consiglio Pino Amato non riusciva a controllare la situazione e minacciava di sgombrare l’aula.
Ecco il comunicato dell'opposizione di centro-sinistra:
“Il Consiglio Comunale del 6/7 è stato uno dei momenti più bassi della vita democratica cittadina. Bisognava eleggere il presidente ed il vice presidente del consiglio. La minoranza ha proposto di designare una personalità di alto profilo da eleggere all’unanimità, come è successo per l’elezione di Ciampi alla presidenza della repubblica.
La maggioranza ha ignorato la proposta, ha soffocato il dibattito togliendo ripetutamente la parola alle opposizioni ed alla fine, a coronamento di una operazione da regime, ha eletto Pino Amato presidente del Consiglio Comunale, una nomina che risponde ad una logica spartitoria e non certo alla ricerca della persona di maggior prestigio e di maggior cultura giuridico-amministrativa.
Il quarto punto all’ordine del giorno prevedeva le comunicazioni del Sindaco sulla composizione della Giunta Comunale.
Il consigliere Nino Sallustio (nella foto) per le opposizioni solleva una questione di illegittimità evidenziando che il sindaco ha violato una norma (art.30 dello Statuto Comunale) che assicura alle donne almeno una presenza in Giunta.
Il Sindaco prova fastidio, per tutti gli interventi dell’opposizione, si agita, si innervosisce, e spesso si sostituisce al presidente del Consiglio al quale detta ordini che pretende vengano eseguiti senza discutere.
Si genera un clima da stadio. E’ il Sindaco stesso che incita la sua parte di pubblico o fingendo di addormentarsi durante gli interventi dell’opposizione o riservando improperi ai singoli consiglieri che esprimono democraticamente le loro opinioni. Il pubblico urla e applaude come in una corrida ... e il presidente sorride e sta a guardare.
Tutto ciò è gravissimo e denota una totale assenza di cultura democratica di cui ci riserviamo di informare il Prefetto. Si tratta di una violazione intollerabile dei diritti fondamentali, un tentativo palese di intimidazione delle opposizioni al quale il Sindaco e il presidente partecipano incuranti del loro ruolo di garanti delle istituzioni.
Eclatante ed al tempo stesso preoccupante il “raptus” del sindaco che mentre impediva alle opposizioni di esprimere le loro opinioni sulla composizione della giunta, senza nessuna autorizzazione del presidente del consiglio, d’improvviso afferrava la fascia tricolore, la indossava borbottando ogni sorta di improperi per poi eseguire repentinamente il giuramento di lealtà alla costituzione proprio nel momento in cui la stava materialmente mortificando.
Nel frattempo il clima da corrida nel Consiglio si è fatto più rovente e senza che nessuno, il Presidente in testa, tentasse di placare le urla degli ultrà tra la folla (che nel frattempo era addirittura entrata nell’emiciclo).
Per ritrovare scene simili si deve tornare alle pagine buie della storia democratica quando i diritti delle minoranze e le regole più elementari non avevano diritto di cittadinanza.
Un inizio preoccupante, che deve far riflettere tutti”.