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L'Istituto Alberghiero festeggia l'avvenuta autonomia Una scuola all'avanguardia e dallo sbocco occupazionale immediato
15 dicembre 2000

In uno scenario festoso si sono mescolati i colori e i sapori della nostra terra finemente combinati dalla competenza e professionalità dei giovani alunni dell’istituto alberghiero, così per un giorno si è respirata aria di festa nell’IPSSAR di Molfetta che ha inaugurato con una grande manifestazione l’autonomia. Il 2 dicembre gli studenti sono stati protagonisti della “giornata dell’arte e della creatività studentesca” e hanno mostrato agli ospiti presenti, personalità della scuola, civili, militari e istituzionali, la loro preparazione professionale. Per l’occasione sono stati allestiti degli stand e sotto l’attento sguardo dei visitatori con grande abilità i giovani hanno creato composizioni con ortaggi e le verdure, con il cioccolato, la pasta di pane, il pastigliaccio, hanno servito gustose creps e squisiti cockteils. Per l’occasione è stato anche pubblicato “Batti cinque”, giornale scolastico al quale hanno collaborato docenti e studenti e distribuito nell’occasione, in cui sono raccolti articoli che raccontano i diciotto anni di storia dell’istituto a Molfetta, è esposto il piano dell’offerta formativa ed è tracciato il cammino che la scuola potrà seguire per rispondere alle esigenze del territorio. Durante la cerimonia di inaugurazione il preside prof. De Pietro, dopo i saluti alle autorità e agli ospiti, ha ringraziato gli studenti, i docenti e tutto il personale della scuola per la collaborazione e per l’impegno subito assunto a portare avanti l’obiettivo concordato di potenziare il binomio educazione-professione. Il preside ha inoltre espresso un ringraziamento particolare alle aziende che sono state sponsorizzatrici della manifestazione perché «con il loro contributo hanno dimostrato di credere nel progetto formativo che l’istituto alberghiero ha avviato con la chiara finalità di essere di sostegno allo sviluppo socio-economico del territorio, di promozione alla migliore conoscenza dei prodotti locali e soprattutto alla formazione di personale altamente qualificato». Un momento importante della manifestazione è stato quello della premiazione degli studenti e dei docenti che si sono distinti per meriti scolastici e professionali. La giornata non poteva trovare conclusione più gradita e apprezzata di un concerto di musica lirica e classica nel quale si sono esibiti artisti affermati in campo nazionale. Il maestro Giuseppe Finzi, al pianoforte, ha accompagnato il soprano Luisella de Pietro e il baritono Antonio Stragapede che hanno eseguito alcune arie di opere liriche e brani classici. L’autonomia, celebrata e festeggiata in quest’occasione, offre un’occasione importante soprattutto alle scuole professionali che hanno sempre più la necessità di attivare un dialogo privilegiato con gli operatori del settore sul territorio. Se gli istituti riusciranno ad interagire con i settori produttivi, come l’Ipssar di Molfetta sta dimostrando di voler e saper fare, e saranno in grado, attraverso attente politiche gestionali, di avviare uno sviluppo bilaterale, potranno senza dubbio offrire da una parte importanti risposte alla domanda occupazionale dei giovani, che scelgono con sempre maggiore frequenza questo tipo di scuole, e dall’altra un contributo al rilancio, alla conservazione e alla valorizzazione del nostro territorio e dei nostri prodotti. Michele de Sanctis jr. La denuncia degli studenti costretti al doppio turno Ma cresce il disagio: mancano 30 aule Non solo arte e creatività, ma anche grandi problemi. Nel tracciare un quadro completo della situazione dell’Istituto alberghiero di Molfetta non si può trascurare l’emergenza dovuta alla mancanza di 30 aule che ha costretto al ricorso al doppio turno sin dall’inizio dell’anno scolastico. La situazione di disagio è stata anche denunciata a gran voce dai rappresentanti degli studenti in occasione della “Giornata dell’arte e della creatività studentesca” al cospetto di una platea di illustri autorità. I principali protagonisti del disagio sono soprattutto i 1.223 studenti, in maggioranza pendolari, molti dei quali provenienti da Margherita di Savoia, Minervino Murge, Canosa, costretti a sobbarcarsi più ore di viaggio facendo sacrifici anche economici, essi infatti, sono costretti a rinunciare al lavoro con il quale contribuiscono al bilancio familiare. Dal palco gli studenti hanno detto di essere riusciti in un primo momento a trattenere quanti all’interno della scuola avevano suggerito di intraprendere azioni di forza, ma le vaghe risposte date al problema nella stessa circostanza dal dott. Terrone, assessore provinciale alla pubblica istruzione, hanno complicato la situazione. Il 14 dicembre gli studenti si sono astenuti dalle lezioni e con il preside e una delegazione di insegnanti hanno manifestato il proprio dissenso negli uffici della Provincia. Qui hanno incontrato l’assessore alla pubblica istruzione che ha puntualizzato il caso rilevando che un miliardo è già stato stanziato per il progetto di recupero delle aule dell’Apicella ma che ci vorrà ancora del tempo prima che diventi esecutivo poiché il progetto dovrà essere vagliato dai vigili del fuoco. Dunque inutile protestare? No, se si riescono ad ottenere risposte e strappare concessioni come l’impegno della Provincia di pagare il fitto dei locali che si riuscirà a reperire per ospitare le classi. Ci vorrà ancora del tempo e probabilmente la pausa natalizia servirà a risolvere la situazione grazie all’importante via affidata alla comunità scolastica che potrà così direttamente occuparsi della risoluzione, almeno temporanea, del problema. M.d.S. jr.
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