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L'improvvisa scomparsa di Enzo de Cosmo
15 maggio 2016

Nel giorno della Festa della Liberazione nazionale, il 25 aprile scorso, all’improvviso è morto Enzo de Cosmo, 74 anni, già parlamentare e sindaco Dc di Molfetta. La notizia si è diffusa rapidamente in città dove l’uomo politico protagonista della vita era stimato ed amato per il suo impegno civico e la sua grande umanità. De Cosmo è stato colto da un improvviso malore nella mattinata, è intervenuto subito il 118, ma nella corsa verso l’ospedale il suo cuore ha ceduto. Nato a Molfetta il 28 ottobre 1942, Enzo de Cosmo è stato docente universitario, titolare della seconda cattedra di Statistica economica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Bari. Deputato al Parlamento per la Democrazia Cristiana dal 1976 al 1983, è stato componente la Commissione Finanze e Tesoro della Camera, nelle Legislature VII e VIII. Nel giugno 1992 ha fatto parte della Giunta per gli Affari delle Comunità europee. Consigliere nazionale della Dc per diversi anni, è stato Sindaco di Molfetta dal 1984 al 1991, realizzando diverse opere pubbliche che cambiarono il volto della città. Cattolico praticante, è stato sempre presente e partecipe nella Chiesa locale, fin dagli anni della militanza giovanile nell’Azione cattolica diocesana. Senatore della Repubblica, è stato Presidente della Commissione Industria, dal 1992 al 1994, nell’XI Legislatura. Consigliere di amministrazione della Finmare (IRI), dal 1972 al 1976, ha ricoperto la carica di Presidente dell’Ospedale “Cotugno” di Bari nonché degli Ospedali di Puglia e di vice Presidente nazionale della Federazione degli Ospedali (FIARO). La camera ardente è stata allestita nella Chiesa di S. Stefano, una scelta e un omaggio dell’Arciconfraternita del Sacco rosso a uno dei confratelli di più lunga data, sempre devoto e presente a tutte le cerimonie religiose. I funerali si sono tenuti in una Cattedrale gremita fino all’inverosimile con tanti cittadini che hanno voluto rendere omaggio ad un protagonista della storia cittadina, amato e rispettato da tutti. Erano presenti anche il sindaco Paola Natalicchio e il sen. Antonio Azzollini. Ha celebrato la S. Messa il vescovo della Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi, mons. Domenico Cornacchia con il Capitolo Cattedrale e la partecipazione delle autorità civili, fra cui il sindaco Paola Natalicchio e il presidente del consiglio comunale Nicola Piergiovanni e quelle militari. La cerimonia è stata sobria e composta, com’è nello stile della famiglia de Cosmo: la bara era ricoperta di fiori, ma anche dalla fascia tricolore di sindaco e dal cappello dell’Arciconfraternita di S. Stefano (due confratelli accanto al feretro), nella chiesa c’erano il gonfalone della città e quelli delle Associazioni combattentistiche e quella del Panathlon, del quale l’ex sindaco era socio. Il vescovo nella sua omelia ha ricordato la figura pubblica e privata di Enzo de Cosmo, il suo impegno civile e cristiano e ha letto alcuni brani del libro “Appunti di vita vissu-ta”, scritto dall’ex sindaco al compimento dei 60 anni, alla sua scelta di ritirarsi per tempo e a testa alta dalla vita politica, per lasciare spazio ai giovani, preferendo dedicarsi alla famiglia, alla solidarietà, alla partecipazione alla vita della parrocchia, coltivando la virtù dello spirito. Il sindaco, il presidente del consiglio e i consiglieri comunali hanno espresso il cordoglio alla famiglia, in particolare alla moglie prof.ssa Giovanna e alle figlie Lucrezia e Nelly, con un manifesto nel quale si ricorda la «figura istituzionale di massima esperienza, Sindaco competente e rispettato, politico appassionato, animato da forti convinzioni e grande onestà intellettuale, protagonista di un dialogo intenso che amava mantenere con la città a cui non ha ma smesso di riservare il suo impegno civico e il suo spirito di servizio». Al termine della cerimonia funebre l’uscita del feretro dalla chiesa è stato salutato da un lungo applauso da parte della folla commossa. Messaggi di cordoglio sono stati inviati anche dall’ex ministro Raffaele Fitto, leader del Conservatori e riformisti, da Rocco Palese, vice presidente della commissione Bilancio della Camera, da Nicola Piergiovanni presidente del consiglio comunale, dai presidenti del Panathlon Mimmo Valente e delle Consulta femminile, Alina Gadaleta Caldarola. Il direttore di “Quindici” Felice de Sanctis che, sempre nell’ambito dei rispetto dei propri ruoli, si è spesso confrontato con lui, ricorda oggi l’amico e ne rimpiange le virtù politiche e umane, esprimendo il sentito cordoglio alla famiglia, anche a nome di redattori e collaboratori della testata.

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