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L'esercito e l'orienteering
15 febbraio 2004

L'esercito e l'orienteering L'orienteering è lo sport dei boschi che fa vivere emozioni stupende ai suoi praticanti. Si svolge all'aria aperta, in collina, pianura o nei centri storici. La Puglia si presta bene ad ospitare l'Intemational Orienteering Festival tra foreste, trulli, masserie e gravine. L'atleta orientista, munito di una carta topografica e di una bussola, deve transitare nel minor tempo possibile per una serie di posti di controllo segnati sulla carta. Se si pratica a piedi, come avverrà in Puglia, prenderà il nome di park orienteering. La disciplina non è molto dissimile dall'addestramento militare, anzi ne sembra una derivazione a scopi civili. Nei reparti dell'Esercito la preparazione di base comune agli orientisti è necessaria per comprendere i criteri d'impiego e le modalità d'azione delle pattuglie destinate ad assumere autonomamente attività di carattere operativo ed in particolare delle pattuglie con compiti di esplorazione e ricognizione. Tutti coloro i quali hanno prestato servizio militare ricorderanno nella fase basica dell'addestramento di aver ricevuto nozioni di orientamento, uso della carta topografica e scelta di un itinerario. L'Esercito sta effettuando una vera e propria politica di marketing volta a migliorare l'immagine della Forza Armata e, quindi, a far avvicinare ad essa la gente ed in particolare i giovani. Gli esperti della comunicazione miliare hanno deciso di veicolare un flusso di informazioni sempre maggiore verso l'esterno e di entrare in settori tradizionalmente diversi dalla realtà militare. Raggiungere i giovani, quindi, significa essere presenti in quei circuiti di socializzazione frequentati e scelti dagli stessi soggetti mediante l'adozione di codici e linguaggi propri di quegli ambiti. Pur confermando una indiscussa centralità dell'ascolto televisivo e radiofonico nella dieta culturale dei giovani, i dati testimoniano una progressiva e diffusa differenziazione dei gusti a conferma di una propensione positiva ad esplorare le frontiere delle occasioni di svago offerte dalla società moderna. Tale fenomeno si manifesta, anche, con uno stabile gradimento per gli spettacoli dal vivo ed interattivi come le manifestazioni sportive. Ecco la ragione profonda e sociologica della presenza dell'Esercito nel Park World Tour Puglia 2004 che si estrinseca nell'apposizione del logo “E.I.”, nel sostegno logistico all'organizzazione FISO, nel monitoraggio della gara con giudici in uniforme, nell'iscrizione alla competizione da parte degli atleti militari del CASGE, nella partecipazione alla conferenza internazionale di Brindisi, nell'attivazione dei circuiti della promozione presso i villaggi hospilatity P.W.T., nel portare i nuclei RAP e la Fanfara dei Bersaglieri a Lecce per la cerimonia conclusiva. Tutto ciò non deve meravigliare coloro che incontreranno la Forza Armata in una delle tappe di gara. Anche l'esercito svedese l'anno scorso ha dato un grande aiuto agli organizzatori dell'analogo evento. Forse non tutti lo sapranno, ma il Regolamento di Disciplina militare in uso presso le Forza Armate Italiane dal 1986 privilegia la formazione e prescrive al soldato “il dovere di conservare e migliorare le proprie. . . capacità fisiche. Inoltre “egli deve tendere al miglioramento delle sue prestazioni . . . attraverso la pratica di attività sportive”. Atleti e simpatizzanti dell'orienteering: benvenuti negli stand dell'Esercito Italiano!
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