Recupero Password
L’equilibrio degli opposti: un Paese consumista e comunista. “La Cina di Marco Polo 700 anni dopo” il giornalista Felice de Sanctis, direttore di “Quindici” all’Aneb di Molfetta
Felice de Sanctis all'Aneb
24 gennaio 2024

MOLFETTA - E’ ancora calzante la massima di Confucio secondo la quale ci vorrebbero cento vite per comprendere la Cina, il Paese del dualismo degli opposti.

Un Paese in cui si persegue un equilibrio da secoli. Parola del dott. Felice de Sanctis, direttore della nostra rivista “Quindici”, parola di chi, dopo la protesta di Piazza Tienanmen, è stato inviato speciale in Cina per il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno”. La sua preziosa testimonianza è stata al centro della conferenza “La Cina di Marco Polo 700 anni dopo”, organizzata dall’A.N.E.B. (Associazione nazionale educatori Benemeriti) di Molfetta e introdotta dal Preside prof. Michele Laudadio, per ricordare i 700 anni dalla morte dell’esploratore veneziano, un anniversario poco ricordato.

Le strade, raccontava Marco Polo a Rustichello da Pisa nelle memorie de “Il Milione”, erano molto larghe, le stesse, afferma il dott. de Sanctis, che permettono, tuttora, il transito simultaneo al mezzo a pedale che trasporta la famigliola e al SUV, il Paese dove antico e moderno convivono.

La Cina è un crogiuolo di epoche e culture, e oggi il suo popolo è “libero di volare, ma solo in gabbia” come scriveva il grande giornalista Tiziano Terzani.

La Cina rimane un interlocutore indispensabile per gli equilibri economici mondiali, basti pensare che i Paesi in via di sviluppo, si rivolgono alla Cina per rifinanziare il proprio debito, permettendo, pertanto, al Paese delle lanterne rosse, di avere quote di maggioranza nelle opere di infrastrutture in Sud America, Africa, Asia. La “via della seta” resta ancora attuale non solo per mercanteggiare, ma anche per relazioni sociali e culturali, rende l’Occidente confidente di quel mondo orientale, ma rappresenta anche la via della penetrazione della Cina nel mondo Occidentale.

La Cina vuol tornare ad essere una grande potenza anche in agricoltura, e, per farlo, ha deciso di puntare tutto sugli Ogm.

Marco Polo, antesignano giornalista di secoli fa, ha saputo sfatare i falsi miti di un Paese allora sconosciuto, abolire le credenze di popolazione di uomini con teste di cane ed altre improbabili credenze, lo stesso che ha saputo tracciare, con meticolosa precisione, i tratti di un Paese che oggi è alle prese, anch’esso, con un preoccupante calo dei consumi.

Un Paese in progress, un Paese che, pur conscio di violare i diritti umani, ignorando le imposizioni internazionali, va avanti, condizionando, nostro malgrado, l’economia mondiale. Una terza via tra capitalismo e consumismo? Per passare dalla libertà economica a quella politica, la strada è ancora lunga. Liberare la strada alla libertà economica usando gli strumenti della dittatura non è liberalismo, non è socialismo e non è terza via: dittatura rimane.

Ma il futuro del mondo passerà sempre dalla Cina: parola di Felice de Sanctis.

© Riproduzione riservata

Autore: Beatrice Trogu
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet