L'episodio dei carabinieri al lido Bahia
Caro Direttore,
rilevo sul Tuo autorevole giornale l'articolo della a firma Tiziana Ragno sull'affaire Bahia. Nella parte dove si accenna alle proteste dei cittadini debbo, mio malgrado, far notare alcune inesattezze.
In vero, il sottoscritto con famiglia è arrivato sulla spiaggia alle ore 10,50 e già v'erano tumulti e mugugni da parte dei bagnanti ai quali era impedito addirittura il passaggio sulla battigia (come certamente saprai, il lido Bahia si è transennato non rispettando i 5 metri di norma). Inoltre, alcuni bagnanti si erano appostati sugli scogli, in prossimità della recinzione di ponente dello stesso lido. Tra gli altri spiccava l'avv. Cives che, in qualche modo, cercava di convincere l'una e l'altra parte ad un convivenza più civile. Ciò nonostante, forse uno dei proprietari/gestori ha chiamato i Carabinieri che sono intervenuti nella persona del vice brigadiere Tagliani. Lo stesso, ha chiesto spiegazione ad alcune signore bagnanti che protestavano per l'impedimento loro arrecato e ha pregato tutti i presenti di allontanarsi.
Tenga presente, caro direttore, che sia io che mia moglie, i miei ragazzi, l'avv. Cives e altre cento persone in quel momento eravamo con i "piedi in acqua". Ci siamo avvicinati al vice brigadiere per chiedere se egli ritenesse opportuno l'atteggiamento del gestore del lido e se lo stesso ne avesse il diritto, visto che lo stesso si era rifiutato di esibire la concessione relativa. Ebbene, il Tagliani, per tutta risposta ci ha chiesto di dargli alcuni nominativi. Abbiamo pensato francamente che la richiesta era formulata ad avallo del suo intervento e per questo sia io che mia moglie insieme all'avv. Cives e altre 2 persone abbiamo declinato le nostre generalità, spontaneamente, senza essere ne minacciati ne costretti, non esibendo neanche i ns. documenti.
Dubbioso sull'accaduto, due giorni dopo mi sono recato alla Stazione dei Carabinieri di Molfetta per chiedere spiegazioni sull'uso che il vice brigadiere ne aveva fatto dei ns. nominativi. Ebbene, il Comandante del Pronto Intervento (a dire il vero anch'egli sbalordito) ci ha comunicato che il Tagliani aveva segnalato i nominativi alla Procura della Repubblica di Trani.
A Te, caro direttore, ogni altra considerazione in merito!
Posso solo assicurare che sia il sottoscritto, sia il coniuge che i suoi figlioli si sono avvicinati lì solo per ascoltare la diatriba tra i bagnanti e il gestore. Consegnare le generalità ci è sembrato un dovere di fronte all'invito di un carabiniere.
Leo Lunanova
Caterina La Grasta e figlioli