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L'avvocato pilastro della democrazia Francesco Logrieco, vice presidente Consiglio nazionale forense
15 giugno 2015

La funzione sociale dell’Avvocatura è stato il tema scelto dall’avv. Emilio Poli per l’incontro svoltosi all’Hotel Garden di Molfetta, in occasione del compimento del suo mandato in qualità di Presidente del Rotary Club di Molfetta. Un incontro sentito e che ha visto la partecipazione – nelle vesti di illustre referente – dell’avv. Francesco Logrieco, nominato di recente Vice Presidente del Consiglio Nazionale Forense. A questo risultato così prestigioso e motivo di fierezza per la città intera, è giunto proprio all’indomani della conclusione del suo incarico di Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani. Primo ed unico molfettese ad aver raggiunto un così prestigioso traguardo, ricoperto tra l’altro brillantemente per sette anni consecutivi con risultati eccellenti al servizio dell’Avvocatura tutta e in difesa delle sue radici etiche. Dunque non poteva essere scelto rappresentate più adeguato per affrontare un tema così delicato e di estrema importanza. Prima di lasciare la parola all’esimio oratore, l’avv. Poli ci ha tenuto ad interpellare il Sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio che ha manifestato grande orgoglio per la carica ricevuta dal nostro concittadino e al contempo ha ribadito l’impegno che la sua Amministrazione sta mettendo in campo al fine di «abbracciare la battaglia per il ritorno del Giudice di Pace e per migliorare l’Ufficio Legale del Comune di Molfetta». Dopo l’intervento di stima e riconoscimento da parte dell’avv. Bruno Logoluso, l’avv. Logrieco ha condotto i presenti nel pieno del tema sostenendo, come punto fermo, che l’avvocato è il pilastro fondamentale della democrazia, perno insostituibile all’interno della società civile. È l’incarnazione della sovranità popolare senza cui non esisterebbero né giurisdizione, né libertà. Difatti se vi è un’arena nella quale l’autonomia assume un valore irrinunciabile che esige il rispetto permanente di un limite e la visione ininterrotta di un fine da raggiungere, è quella del diritto come prerogativa essenziale per mantenere l’armonia e l’equilibrio della collettività. Valore cui dovrebbero, al pari, sommarsi indipendenza e fedeltà. La nobiltà d’animo e la propensione al prossimo, fanno dell’avvocato una figura intrisa di sensibilità sociale che lotta al fianco dei cittadini per difenderne i diritti fondamentali. Argomento estremamente caro all’avv. Logrieco tanto da farne uno dei principi cardine del suo incarico, con l’obiettivo di superare la dicotomia tra teoria e attuazione pratica al fine di implementare il significato costituzionale dell’Avvocatura. Non potevano mancare all’appello della puntuale lectio magistralis, i nomi di Fulvio Croce, avvocato assassinato nell’aprile del ’77 dalle Brigate Rosse, e di Lorenzo Appiani ammazzato a bruciapelo dal suo assistito Claudio Giardiello imputato per bancarotta fraudolenta, in un’aula del Palazzo di Giustizia di Milano. Uomini, prima che avvocati, morti per amore della professione e per la forte credenza in una giustizia fatta non solo di carteggi e rimbalzi di colpe ma soprattutto di umanità e sensibilità verso chi chiede aiuto in un momento di estrema difficoltà.

Autore: Angelica Vecchio
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