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L'assessore Rosalba Gadaleta al comitato di quartiere del Levante di Molfetta tra “muri del pianto” e progetti ambientali
13 giugno 2014

MOLFETTA – Incontro del comitato di quartiere del Levante presso la Madonna della Pace  a  Molfetta con Rosalba Gadaleta (foto), assessore all’urbanistica e ambiente. Il comitato si è costituito per il desiderio di partecipazione tra gli abitanti e per porre l’attenzione sulla vivibilità del nostro territorio e ha affrontato tematiche differenti come i “Muri del pianto”, i giardini e le nostre spiagge.

In questi mesi gli abitanti hanno organizzato diversi gruppi e si sono occupati dell’urbanistica, dell’igiene, della sicurezza del quartiere del Levante. Inoltre,  gli aderenti del comitato con grande entusiasmo hanno discusso dei problemi principali che coinvolgono alcune zone della nostra città. Al riguardo, gli abitanti hanno dimostrato il loro impegno attivo con la presentazione di proposte fondamentali per rivalutare  le realtà del nostro territorio.
Il comitato ha evidenziato non solo lo stato di degrado in cui vivono da molti anni le strade, i marciapiedi ma soprattutto l’indifferenza e l’irresponsabilità di molti cittadini perché forse non hanno il coraggio di affrontare le difficoltà che riguardano il benessere della comunità e per questo si sceglie la via del lamento e della rassegnazione. Bisognerebbe educare i bimbi ma anche gli adulti ad essere propositivi perché il cambiamento parte dal  cittadino ed ogni uomo dovrebbe essere una piccola luce per accendere le coscienze.

“La partecipazione non può essere il libro dei desideri ma deve essere anche responsabilità”, ha affermato l’assessore Gadaleta. Il comitato ha esposto le problematiche di alcune zone come via Pomodoro angolo via Paolo Poli, via  Baccarini angolo via Ten. Silvestri dove c’ è una recinzione di un cantiere edilizio presente da diversi anni a sequestro per fallimento. Al riguardo, gli abitanti hanno  proposto di espropriare l’area e di adibirla a giardinetti pubblici. Per via Giulio Cozzoli si è proposto di alberare la strada e di creare un percorso ciclabile  in modo tale da tutelare i cittadini che desiderano praticare l’attività sportiva.

Poi,  è stata affrontata la realtà di via Giulio Cozzoli angolo Viale Martiri della Resistenza che vive in uno stato di abbandono e per questo si è proposto di riqualificare l’area dove esiste l’ultimo Carrubo. L’obiettivo è anche di rivalutare la casina di campagna per utilizzarla come luogo di aggregazione.     

Nel corso del dibattito si è discusso non solo dei “Muri del pianto”, i luoghi abbandonati, ma anche dell’ importanza di tutelare la natura e i suoi meravigliosi frutti che a volte  vengono calpestati dall’ arroganza dell’ uomo.

In seguito, si è affrontato il tema del Parco Carrubi già discusso dalle classi terze della scuola elementare “Rosaria Scardigno” nell’anno scolastico 1997/1998. La natura non può e non deve essere stuprata, abbattuta, distrutta nella sua essenza e  nella sua bellezza. Madre Natura ha il diritto di vivere e di riprodursi in tanti fiori, alberi, erbe, paradisi spettacolari, a volte ignorati dagli  uomini.

Poi, è stato letto l’articolo su Nonno Carrubo pubblicato sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” in cui si è discusso dell’albero secolare abbattuto a colpi di ruspa per far cedere il posto al ponte. L’intento della lettura dell’articolo voluta fortemente dal comitato è di far conoscere la natura alle giovani generazioni perché gli uomini sono ospiti in questa terra e per questo l’uomo deve tutelarla come se fosse un brillante custodito nello scrigno della bellezza.

Successivamente, si è affrontata la proposta del comitato di progettare un recupero della ex colonia marina per destinarla ai bimbi più disagiati che vivono in condizioni difficili e di emarginazione da realizzare con il piano delle coste e con un collegamento agli impianti sportivi comunali. L’obiettivo è di creare momenti di socializzazione non solo tra gli adulti ma anche tra i bambini perché si desidera creare un quartiere vivibile per tutti dai più grandi ai più piccoli.

Poi, l’assessore  Gadaleta ha parlato dell’ordinanza emessa dal Comune per  il divieto di balneazione in diverse zone del litorale tra cui la spiaggia di Torre Gavetone,  considerata rischiosa per la presenza di ordigni bellici anche se le armi chimiche giungono alla riva solo dopo le mareggiate.

L’ incontro si è concluso con l’auspicio di un continuo lavoro e di dialogo tra le Istituzioni e i cittadini per il bene della comunità. 

© Riproduzione riservata

Autore: Maria del Rosso
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