MOLFETTA - Abbiamo ricevuto dall'assessore al bilancio del Comune di Molfetta, Giulio La Grasta, una replica all'annuncio del consiglio comunale sul bilancio in cui lamentavamo le mancate informazioni sull'argomento, proprio da parte dell'assessore.
Ecco il testo della lettera
"Gentile Direttore,
leggendo sul suo sito internet l’articolo “Molfetta, oggi consiglio comunale sul bilancio. I misteri dell’assessore La Grasta” e conoscendo la sua incontinenza intellettuale alla polemica preconcetta, più che soffermarmi sui toni offensivi rivolti alla mia persona, vorrei piuttosto offrire alcuni elementi che il giornalista a quanto pare ignora completamente e che invece sono utili alla corretta informazione dei lettori.
Ovviamente, non esiste alcun segreto né incertezza attorno al Bilancio di previsione 2010 del Comune di Molfetta. Più che essere la mia opinione, è un fatto oggettivo visto che tutta la relativa documentazione è pubblicata già da molte settimane sul sito ufficiale del Comune di Molfetta (tra le delibere approvate dalla giunta), proprio in ossequio alla più assoluta trasparenza nei confronti della stampa e dei cittadini.
Altro che incertezza, ho il grande orgoglio di rivendicare che per il terzo anno consecutivo Molfetta si conferma tra i comuni più virtuosi d’Italia grazie al rispetto del Patto di Stabilità interno imposto dalla legge finanziaria e a un Bilancio di Previsione che non contempla nessun aumento della pressione fiscale a carico dei cittadini. Non chiediamo soldi ai cittadini ma al contrario offriamo una qualità di servizi pubblici significativamente migliorata: la pulizia della città, la raccolta differenziata, l’assistenza sociale e il nuovo Piano di Zona, il servizio mensa, il trasporto pubblico, la sicurezza pubblica e la viabilità. Altro che segreti: sarei, anzi, felice se il suo giornale spiegasse ai cittadini come questa amministrazione sia stata oggettivamente capace di risanare i conti del Comune attraverso un’azione di azzeramento degli sprechi e grazie soprattutto alla capacità del sindaco Antonio Azzollini di creare le giuste condizioni per rendere questo Comune finanziariamente sano.
Come potrei, quindi, non dare massima trasparenza al fatto che questa amministrazione continua a pagare debiti per consulenze legali commissionate molti anni fa e che finalmente stabilizza quasi cinquanta lavoratori precari partoriti dalle amministrazioni dei primi anni Novanta. Come potrei, inoltre, non sottolineare il merito di un piano di investimenti in opere pubbliche che prevede 3 milioni di euro per il rifacimento delle principali strade di Molfetta; 6 milioni per la nuova pista di atletica; oltre un milione di euro per la ristrutturazione del cimitero e la realizzazione di centinaia di nuovi cassettoni; 3 milioni di euro la manutenzione di tutte le scuole della città; 6 milioni di euro per la urbanizzazione dei nuovi comparti edilizi; oltre 1 milione di euro per la prevenzione del rischio idrogeologico nella nuova zona artigianale dove hanno chiesto di insediarsi ben cento imprese.
Molfetta è una città nuova e sana. Questa è una verità che vorrei si dicesse forte e chiaro".
Caro Assessore, mi scusi se non le ho risposto subito, ma sono a Roma per lavoro. Volevo dirle che le evidentemente lei ha la memoria corta o le fa comodo ignorare la verità. Ma la cosa non mi meraviglia, visto che appartiene alla famiglia del centrodestra che si riconosce in Berlusconi il più grande bugiardo della storia. Infatti, lei non risponde ancora alle domande di “Quindici” con una sfrontatezza pari a quella del suo leader.
Le avevo inviato un mio collaboratore con la richiesta di avere notizie sul bilancio comunale e lei ha rifiutato, malgrado l’insistenza del giornalista.
A questo punto se lei sa fare il suo mestiere, sappiamo fare il nostro. Come spiegare all’opinione pubblica questo rifiuto? E’ ovvio che si possono fare delle ipotesi:
1) lei non era a conoscenza delle cifre di bilancio qualche giorno prima della sua approvazione
2) lei aveva qualcosa da nascondere (nel senso che c'erano delle cifre del bilancio poco piacevoli per le tasche dei ciittadini)
3) lei non ha rispetto per i giornalisti di Quindici e non conosce cosa sia la democrazia.
Scelga lei qual è la riposta più adatta: i cittadini hanno già scelto.
Non so se la lettera che ha scritto è farina del suo sacco , ma preferisco la mia incontinenza intellettuale autentica, a eventuali suggeritori occulti che non ho mai avuto nella mia vita di giornalista libero.
La polemica è il sale della democrazia. So che le critiche non le piacciono, ma se proprio vuole che andiamo a fare le pulci al suo assessorato, siamo pronti. Credo che i cittadini ne abbiano molto da guadagnare.
Nella sua scarsa idea di democrazia, le critiche legittime della stampa, vengono considerate offese. In realtà non è nostra abitudine offendere alcuno, ma criticare chi amministra, sì. Dove sono le frasi offensive? Anzi io la stimo sul piano peronale come un'ottima persona., ma qui valutiamo un comportamento amministrativo e poltico, esercitadno un legittimo diritto di critica. Lei ha espresso le sue legitime opinioni e valutazioni, noi le nostre: è questa la democrazia. Poi sono i cittadini a valutare.
Non è alzando la voce e vantando meriti amministrativi tutti da dimostrare che si può avere ragione ed essere credibili.
Non entriamo nel merito del servizio mensa, della viabilità, del trasporto pubblico e della pulizia della città, perché i disastri sono sotto gli occhi di tutti e ogni giorno i cittadini di Molfetta si lamentano sul nostro sito. Noi ci limitiamo a farli commentare, anche perché le lamentele sono tutte documentate e documentabili. Abbiamo anche fotografato queste insufficienze amministrative, che mostrano un volto poco edificante della nostra città. Altro che polemica preconcetta! Eviti brutte figure davanti alla città.
Invece di vantare le opere pubbliche, perché non parla degli sprechi di questa amministrazione, a cominciare dai 7,8 milioni di euro di risarcimenti danni, rivelati in anteprima da Quindici o del milione di euro che andrà a pagare per i ritardi nella costruzione della capitaneria? Per non parlare delle laute parcelle che pagate agli avvocati con i soldi dei cittadini.
Ecco spieghi ai molfettesi da dove verranno presi questi soldi. Dalle loro tasche? Per quanti anni si indebiterà il Comune per la follia del porto?
Se è in grado di rispondere a questi interrogativi in modo credibile, bene la staremo ad ascoltare, altrimenti taccia. Fa una figura migliore.
Cordiali saluti, con la speranza che voglia avere una maggiore attenzione verso la stampa e quindi l'opinione pubblica.Noi abbiamo solo chiesto di informare i cittadini e ci auguriamo che questo ci venga consentito, magari con un'intervista con la quale lei può spiegare il bilancio ai cittadini.