L' Hockey Club Molfetta torna a vincere e convincere: 6-5 di misura sull'ambizioso Prato
MOLFETTA - Doveva essere la partita del pronto riscatto per i pattinatori biancorossi, dopo le due sconfitte consecutive rimediate contro Giovinazzo e Lodi. L'avversario di turno, il Prato di mister Bernardini, era considerato insidioso ma comunque alla portata, nonostante la miglior posizione in classifica rispetto al team del presidente de Palma. Ai punti, per dirla in gergo boxistico, il risultato sarebbe dovuto essere forse più netto per il Molfetta che, forte di qualche cambio in più, ha saputo esprimere una costante mole di gioco, soprattutto nel secondo tempo, quando il risultato era ancora in discussione.Nelle fila del Molfetta si rivede Fernandez, che parte inizialmente dalla panchina. In pista ci sono Ortega tra i pali, Squeo, Spadavecchia, Tamborindegui e il capitano Cirilli. Dall'altra parte, mister Bernardini schiera Dal Zotto, Solera, Fabrega, Bertoldi e Amato. Dopo alcuni minuti iniziali di studio, è il Molfetta a farsi vivo dalle parti di Dal Zotto con due conclusioni prima di Squeo e poi di Spadavecchia, respinte dal portiere toscano. Al 6' Squeo trova l'angolino giusto e batte l'estremo difensore avversario, portando il Molfetta ad un giusto vantaggio. Il Prato non ci sta e prova subito a riprendere il risultato con alcune conclusioni, puntualmente parate da Fermin Ortega. Partita molto equilibrata nella fase iniziale, in cui il Prato cerca di disegnare geometrie offensive, ben tenute dal gioco a zona praticato dagli uomini di mister Poli. Al 12' però, il fortino molfettese scricchiola: un preciso assist di Bertoldi, trova la conclusione vincente di Carmona, lasciato forse un po' solo davanti ad un incolpevole Ortega. Il Prato si riporta quindi sull'1-1. Sarà il leit motiv del match, che vedrà spesso l'Hockey Club portarsi in vantaggio, per farsi riprendere quasi immediatamente dopo. Bastano solo 50", ed il Molfetta rimette la freccia con Tamborindegui, autore del gol del momentaneo 2-1 per i biancorossi. La partita inizia a decollare, e le occasioni si sprecano da entrambe le parti. Il Molfetta ci prova con un'azione ben orchestrata tra Tamborindegui e Fernandez, entrato al 15' al posto di Spadavecchia, ma non passa. Il Prato conta sulle conclusioni potenti dalla distanza di Samuel Amato, respinte sempre efficacemente da Ortega. Al 22', il Prato si rimette in carreggiata, con un gol molto contestato di Bertoldi, che sembra colpire la pallina più col pattino che con la stecca. I biancorossi non ci stanno, e a una manciata di secondi dal fischio finale, Leo Squeo riporta i suoi in vantaggio, con una sassata impressionante dalla trequarti, che non lascia scampo a Dal Zotto. A fine primo tempo, il risultato vede Molfetta in vantaggio per 3-2.
La seconda frazione di gioco vede scendere in pista Ortega, Squeo, Cirilli, Spadavecchia e Fernandez. Il Prato risponde con Dal Zotto, Amato, Solera, Fabrega e Chemello. Pronti via, arriva il primo cartellino blu del match: a rimediarlo è l'italo-argentino Samuel Amato. Dal dischetto del tiro di prima c'è Fernandez, che batte implacabilmente Dal Zotto, portando Molfetta sul 4-2. Circa 3 minuti dopo, il Prato accorcia le distanze con Chemello, lasciato solo a pochi metri da Ortega. Il Prato crede nell'aggancio, e cerca di approfittare di alcuni varchi che in questa prima parte del secondo tempo vengono a crearsi, complice uno sbilanciamento offensivo dell'assetto in pista da parte dei pattinatori biancorossi. Al 10', un preciso assist di Squeo, trova la potente conclusione da fuori area da parte di Fernandez, che riporta il Molfetta sul 5-3. A distanza di pochissimi secondi, il Prato si porta nuovamente sotto con la seconda marcatura di Chemello. Il gelo torna immediatamente a zittire i festanti spalti del Paladonsturzo. Il Prato crede nella "remuntada", ma Fermin Ortega è in buona serata, e nega più volte la gioia del gol agli attaccanti biancazzurri. Dopo numerose occasioni, gli uomini di Bernardini trovano il gol del pari con Amato a circa 10 minuti dal termine. Al 17' Spadavecchia prova un'interessante conclusione dalla distanza, ma non riesce a trafiggere l'estremo difensore toscano. Il Molfetta cerca la rete della vittoria in tutti i modi, sbilanciandosi spesso in avanti, ma prima Tamborindegui, con un pregevole alza e schiaccia da dietro porta, e poi Fernandez, non riescono a trovare la via del gol. I minuti passano, e i biancorossi ci provano ancora con Squeo, che per ben due volte tenta la conclusione, ma invano. Il tempo stringe, e la partita assume sempre di più i colori di un'inutile e scialbo pareggio. Ma a 13" esatti dal termine accade un episodio di quelli che rendono questo sport unico ed inimitabile: un fallo tattico di Samuel Amato su Fernandez in corsa, permetterà al Molfetta di cambiare il volto del match. E' cartellino blu per l'italo-argentino, e conseguente importantissimo tiro di prima per i biancorossi: sul dischetto c'è Tamborindegui. Il pubblico si stringe a lui con un boato di incitamento, affinchè riesca a finalizzare al meglio la ghiottissima occasione. L'argentino parte, fa qualche gancio, e con un maestoso alza e schiaccia batte Dal Zotto. E' l'apoteosi: il Paladonsturzo esplode di gioia, consapevole che il risultato non cambierà fino alla fine, ormai prossima, del match.
Negli ultimi 10 secondi mister Bernardini sostituisce il portiere con un giocatore di movimento, ma non servirà a nulla. Molfetta conquista i tre punti, battendo un coriaceo Prato per 6-5.
Tre punti fondamentali per gli uomini del presidente de Palma, che grazie anche ai risultati favorevoli delle altre partite in programma, raggiungono un gruppone di squadre fermo a 9 punti, nella zona medio-bassa della classifica, portandosi ad un solo punto proprio dallo stesso Prato e dal Follonica, fermi a 10. Quanto visto in pista è testimonianza delle immense potenzialità che questo roster, seppur limitato nei cambi, può esprimere. La squadra ha dato dimostrazione di solidità, giocando a viso aperto contro una delle squadre più interessanti della massima serie hockeistica, conquistando così, seppur di misura ed in sofferenza, una meritata ed importantissima vittoria.