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Itet e Ipssar pluripremiati nella rassegna internazionale di teatro studentesco “Voci dal Mediterraneo”
15 luglio 2015

Ottimi risultati raggiunti da due prestigiosi istituti di istruzione secondaria di secondo grado di Molfetta durante la rassegna di teatro studentesco “Voci dal Mediterraneo”. Il concorso è stato indetto per la seconda volta dall’IISS “Sergio Cosmai” di Bisceglie, diretto dal professor Donato Musci, con il patrocinio del Comune di Bisceglie, della Provincia Barletta-Andria-Trani e della Regione Puglia. Alla rassegna hanno partecipato undici spettacoli, prodotti da istituti di ogni ordine e grado dislocati sul territorio nazionale. Lo spettacolo che si è aggiudicato il primo posto nella classifica generale è “Kandrama - porto pin e altre lune”, degli studenti del Liceo Scientifico “Salvemini” di Bari: la pièce è stata apprezzata per il taglio originale, per l’interpretazione del collettivo e per l’efficacia delle soluzioni sceniche. La rassegna ha previsto anche un premio FITA, concesso dalla Federazione italiana Teatro amatori e consegnato dal regista e drammaturgo Marco Pilone. Nel corso della rassegna, significativa è stata l’affermazione di due istituti molfettesi, il Laboratorio di Arti sceniche dell’IPSSAR e il collettivo teatrale dell’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Gaetano Salvemini”. L’IPSSAR ha proposto La quaterna, felice adattamento dell’originale Sogno di una notte di mezza sbornia (1937) di Eduardo De Filippo. Una sarabanda di gag esilaranti, che traggono spunto dall’intimo legame, nella tradizione napoletana, tra sogno rivelatore e gioco del lotto. Dante, declassato al rango di surreale dispensatore di numeri da giocare, fornisce allo stralunato protagonista gli strumenti per divenire milionario, ma gli rivela anche l’approssimarsi della morte. De Filippo sorride bonariamente sulle piccole e grandi meschinità di una famiglia improvvisamente arricchita grazie alla fortuna e ironizza, non senza un fondo di amarezza, su quanto il danaro possa snaturare qualsiasi rapporto umano. Lo spettacolo è stato diretto da un team di docenti guidati da Adelaide Altamura e costituito da Teresa De Leo, Annamaria Russo, Daniela Logrieco, Antonio Allegretta, Carla Calò e Rosita Napolitano. La quaterna ha ottenuto due nomination: il bravo Francesco Torre, che l’anno scorso ha vestito i panni del dottor Dulcamara nell’Elisir d’amore, è entrato in lizza come miglior attore protagonista e Sabino Maldera, abile nel trasformarsi nell’immortale Dante e nel compassato impresario di pompe funebri Felice Trapasso, come miglior caratterista. Due, invece, sono i premi che l’IPSSAR si è aggiudicato: il primo è stato riconosciuto alla scenografia, curata, come ogni anno, così come i costumi, dalla meticolosa docente Antonietta Travaglini, e il secondo alla studentessa Giulia Carpini, ritenuta miglior interprete femminile della rassegna. Quest’ultima, nel ruolo di Maddalena, seconda moglie del protagonista, ha saputo ben rendere l’evoluzione del personaggio da vaiassa a dama dell’alta società, con corollario di smanie da parvenu e di strafalcioni linguistici. L’Itet “Gaetano Salvemini” ha rappresentato il musical Vivo per lei, ideato dalla professoressa Rita Campi e scritto da Gianni Antonio Palumbo. I due docenti hanno anche curato la regia, coadiuvati nel lavoro organizzativo dagli insegnanti Mauro Cappelluti, Mauro Ciccolella, Nicoletta Sterlacci, Damiana Nacci, Cristoforo Rutigliano e dal tecnico Francesco Selvaggi. Alla premiazione è stato presente anche il Dirigente scolastico Donato Ferrara. Vivo per lei è uno spettacolo che ha per fine la promozione dell’integrazione scolastica e delle dinamiche dell’inclusività. Narra la storia del giovanissimo Daniele, studente iperattivo che coltiva la sua passione per la musica, sorretto, nel suo accidentato percorso, esclusivamente dalla figura materna e dall’amicizia con la giovanissima Linda. Lo spettacolo si configura come un affresco dell’attuale situazione della scuola italiana, protesa al cambiamento e alla valorizzazione delle competenze e delle nuove Tecnologie della comunicazione e dell’informazione, ma al contempo legata a pratiche didattiche tradizionali, ancora profondamente radicate nella classe docente. Emblema di quest’ambigua situazione la figura della professoressa Pisani, insegnante vecchio stampo, che tiranneggia gli allievi e pontifica contro l’innovazione tecnologica, per poi rivelarsi meno asettica e senza cuore di quanto potesse apparire. Il “Salvemini” ha ottenuto la nomination per l’Integrazione e ben tre premi. Vivo per lei è stato considerato il miglior progetto didattico, forse proprio per le innegabili valenze pedagogiche della pièce. Inoltre, il premio come “miglior cantante donna” è stato conferito alla studentessa Melania Maldera, che, nei panni della coprotagonista Linda, si è più volte esibita nel canto, offrendo, tra le altre, una struggente interpretazione di Memory, dal musical Cats. Il titolo di miglior cantante di sesso maschile è stato attribuito invece a Gabriele Curatolo, giovanissimo protagonista del musical, che si è cimentato nel canto ed esibito alle tastiere, eseguendo la celebre sonata n. 14 in Do diesis minore di Ludwig van Beethoven. Alle due filodrammatiche scolastiche porgiamo i complimenti della redazione, con l’augurio di rivederle presto all’opera con nuovi apprezzabili lavori. 

Autore: Gianni Antonio Palumbo
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