Iscrizione alle graduatorie di istituto del personale A.T.A: buio totale anche a Molfetta. L’odissea dei giovani, nessuno sa nulla: sindacati, Caf, scuole
Il bando scade a fine mese e riguarda la III fascia del triennio 2017-2020. Ignoranza o indolenza?
MOLFETTA - A pochi giorni della scadenza (il 30 ottobre) della domanda di iscrizione alle graduatorie dell’istituto personale A.T.A. III fascia per il triennio 2017-2020, tutti coloro che vorrebbero iscriversi al bando brancolano nel buio. No, non è un modo di dire, è la dura realtà! Il bando di reclutamento è aperto a tutti coloro che abbiano il diploma di maturità, ergo viene facile pensare che sia relativamente semplice l’iter da seguire per la compilazione della domanda, ma ovviamente, anche in questo caso non è affatto così!
I giovani molfettesi, che hanno provato a compilare la domanda in maniera autonoma, hanno riscontrato difficoltà di comprensione delle domande poiché risultanti ridondanti e criptiche. Tuttavia, consapevoli di poter trovare assistenza presso i CAF convenzionati ed i sindacati, non si sono persi d’animo ed hanno cercato un contatto, colloquio con le sedi di riferimento, cosa hanno ottenuto? Solo un continuo vagare tra tutti i CAF convenzionati e i sindacati, stigmatizzando che l’Odissea è appena incominciata!
Qualsiasi CAF convenzionato non ha potuto fornire delucidazioni poiché “non competente in materia o non informato dell’aggiornamento della graduatoria”, quale aggiornamento?
Il MIUR (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca) non avrebbe dovuto fornire corsi di formazione o, per lo meno, di aggiornamento per poter fornire le giuste informazioni ai CAF? “Ai posteri l’ardua sentenza!”.
Per quanto concerne i sindacati, sia quelli competenti nell’ambito scolastico che non, seguendo sempre per la teoria “minimo sforzo, massimo risultato”, la Provincia ha fornito un sindacalista competente in materia (per quale motivo? Scienza infusa? Altro interrogativo senza risposta), il quale si reca dalla “lontana” Bari solo i martedì pomeriggio per fornire assistenza e delucidazioni in merito alla compilazione della domanda.
Ovviamente, se colui che deve compilare la domanda non può recarsi nella sede del sindacato il martedì pomeriggio per motivi personali, lavorativi o di studio non può essere assistito in un altro momento perché “è già assai!”, citando le parole dei sindacalisti interpellati.
Nel caso più estremo il candidato, nonché ex studente, ha la “brillante” idea di rivolgere i propri interrogativi alla scuola dove ha conseguito il diploma, chiamando ovviamente prima la segreteria per evitare di recarsi in loco a vuoto.
Di seguito riportiamo il dialogo avvenuto ieri mattina tra un’ex studentessa e l’applicato/a di segreteria: “Salve, sono un’ex studentessa, potrei avere delucidazioni in merito alla compilazione della domanda per il bando del personale A.T.A?” voce che non si qualifica e borbotta: “non c’è ne occupiamo noi, vada altrove!”.
Ex studentessa: “dove?” chiusura della cornetta. Ora il candidato dotato di spirito di autoconservazione, razionalmente parlando, dovrebbe abbandonare l’idea di iscriversi ad un bando pubblico, accessibile praticamente alla gran parte della popolazione, perché non sa iscriversi, ed essere, ovviamente, tacciato di ignoranza “perché non capisce cosa sta scritto, è italiano eh!” giusto?
Invece no, i posti statali, oggettivamente, fanno gola a tutti e sono ottime possibilità di guadagno, se pur modesto, duraturo nel tempo. Sperando che qualcuno si mobiliti negli ultimi giorni rimasti, ci auguriamo che il maggior numero di persone riesca, in qualche modo, per miracolo, ad accedere al bando!
Ma ci chiediamo: ci troviamo di fronte all’ignoranza dei sindacati, dei Caf, delle scuole o ad una vera indolenza? Sarebbero gravi entrambe le ipotesi.
© Riproduzione riservata
Autore: Marina Francesca Altomare