Introna a sostegno dei pescatori: “Subito la deroga per il bianchetto”
“Aprire, sùbito, una fondata e circostanziata vertenza con l’Unione Europea sulla crisi della marineria manfredoniana e pugliese, messa in ginocchio dalla mancata deroga alla pesca del bianchetto”.
È la richiesta rivolta “con forza e con ogni urgenza” al governo nazionale ed al ministro Galan dal presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna. “Ancora una volta – osserva il presidente pugliese – le esigenze delle comunità meridionali devono cedere davanti a quelle del Nord, sia italiano che europeo. A Manfredonia, in particolare, ma anche in tutta la Puglia e nel Sud, la pesca tradizionale al bianchetto e al rossetto è una risorsa praticamente esclusiva per la gran parte dei pescatori professionali.
Non è accettabile che il governo italiano non sostenga allo stremo le richieste del settore, che attende l’autorizzazione al prelievo di quel pescato, alla luce delle valutazioni tecniche e scientifiche che giustificano la concessione di una deroga al fermo”. Il prelievo del novellame di sardine è sospeso dalla fine del 2010 per effetto di un regolamento europeo.
“Nel Mezzogiorno, le condizioni occupazionali complessive sono destinate ad aggravarsi – fa notare il presidente Introna – a causa dell’instabilità internazionale sempre più preoccupante nell’area del Mediterraneo, dopo la protesta popolare che dalla Tunisia si è estesa all’Egitto, ha incendiato la Libia ed ora minaccia l’Algeria e in pratica l’intero Nord Africa. È da attendersi un incremento sempre più vertiginoso del prezzo del petrolio, per non dire delle masse di migranti che premono sulle nostre coste”.
“Tutto questo – conclude Introna - non può permetterci di aggravare le difficoltà del mercato del lavoro con una crisi del settore pesca, che con l’indotto offre sostentamento a migliaia di famiglie”. Solo a Manfredonia sono oltre 600 i pescatori paralizzati dal divieto. “Una crisi assolutamente evitabile, tanto che la soluzione è suggerita dagli stessi lavoratori del mare, ma resta senza risposte delle Autorità centrali e di Bruxelles, anzi, ottiene risposte negative”.