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Intervista esclusiva e in anteprima al sindaco di Molfetta sulla rivista “Quindici” in edicola. Tommaso Minervini a tutto campo. Il punto dopo oltre un anno di amministrazione «Il sindaco: Il porto? Stiamo studiando. L’ospedale, per ora abbiamo evitato la chiusura. Monumento a don Tonino? Per durare nei secoli Pochi ettari per la Zona economica speciale? Stiamo discutendo con la Regione. Assunzioni? Le stiamo facendo. Molfetta porto aperto come Napoli? Solo propaganda televisiva, a me non piace apparire
Isabella de Pinto intervista il sindaco Tommaso Minervini
20 marzo 2019

MOLFETTA – Domani sera alle 18.30 all’auditorium Regina Pacis della parrocchia Madonna della Pace, il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, farà un comizio politico sul lavoro dell’amministrazione comunale.

Sulla rivista “Quindici” in edicola, lo stesso sindaco ha concesso un’intervista esclusiva alla nostra testata. Ecco alcune anticipazioni dell’intervista realizzata da Isabella de Pinto.

Secondo l’opposizione di sinistra, “la macchina amministrativa è nel caos”. Il riferimento è alle carenze in organico, in particolare alle mancate assunzioni, ad eccezione di quelle che hanno riguardato gli agenti di polizia locale. Qual è la situazione attuale?

«In realtà sono stati assunti 20 agenti di polizia locale, tre assistenti sociali a tempo indeterminato e due a tempo determinato. In comando sono giunti tre funzionari di categoria “D” (amministrativi), un ingegnere. Un buon numero di ingressi. Abbiamo assunto anche un nuovo dirigente per la socialità. Formalmente, il ruolo di dirigente del settore socialità è ancora assegnato alla dottoressa Lorusso ma nelle prossime settimane….

Una questione di grande interesse è la situazione del porto. Qual è lo stato dei procedimenti? Quando dovrebbero partire i lavori di messa in sicurezza e quali sono i tempi ipotizzati per il riavvio del cantiere?

«Il porto è stato sequestrato nel 2013, dissequestrato nel 2015 e poi nulla. In un anno e sei mesi c’è stata l’approvazione del progetto da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, l’approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente, entrambe mai avvenute prima. Abbiamo messo da parte tutti i soldi, abbiamo chiesto il parere all’ANAC (l’autorità anticorruzione, ndr), e questa era una delle condizioni anche in relazione alla trasparenza della procedura. Abbiamo proceduto alla bonifica dell’intera area portuale….

 Quali sono le reali prospettive dell’ospedale di Molfetta. Da tempo si attende la risposta, da parte della Regione, rispetto all’individuazione dell’ospedale di primo livello tra quelli che insistono nel territorio, tra Molfetta e Corato. Si hanno notizie in merito?

«Noi abbiamo sottoscritto un accordo alla presenza del direttore generale della ASL e del capo dipartimento della Sanità, che sarà tramutata, a breve, in delibera aziendale della ASL. Tale delibera andrà a colmare il tempo transitorio del piano di riordino. Piano di riordino che scadrà il 30 marzo. Stiamo, dunque, ponendo le basi perché successivamente potremo aprire a un discorso del territorio del Nordbarese per quanto riguarda una struttura ospedaliera….

Tanti i cantieri in attività. Soffermiamoci sulla velostazione. Non ritiene che la velostazione, così come è stata pensata, sia stata sovrastimata rispetto al territorio, si parla di 200 stalli per biciclette che potrebbero diventare addirittura 600?

«L’appalto che parte è per 200 stalli in cui sono compresi anche i motocicli, sono previste anche le colonnine per la ricarica elettrica. Va evidenziato, inoltre, che molte aziende della nostra zona industriale sono già interessate a utilizzare parte di quelle aree proprio per i grandi spostamenti dei loro dipendenti…..

A questo punto, non si rischia, al contrario, di realizzare una città solo a misura di giovani non tenendo conto delle esigenze degli anziani? Un esempio, forse, banale può essere lo spostamento in estrema periferia del mercato settimanale: molti degli utenti hanno una età media abbastanza alta e potrebbero risentire negativamente di questo trasferimento.

«Attualmente il mercato settimanale è già in periferia. Lo spostamento, in linea d’aria, è di 300 metri ed avviene in un’area ipotizzata tanti anni fa. Non l’abbiamo inventato noi. È nel piano del commercio, è all’interno del piano della mobilità, è un’area altamente antropizzata, servita meglio….

Veniamo alla piscina comunale. È stato lanciato un bando per la durata di 25 anni. Come mai un tempo così ampio, anche alla luce dei problemi che si sono registrati con il bando precedente e con le lungaggini legali che potrebbero scaturire dinanzi a eventuali, futuri contenziosi?

«È esattamente il contrario. Questi tipi di progetti, innanzitutto, devono avere un loro equilibrio finanziario. Nessun privato farebbe degli investimenti di milioni di euro per rifare praticamente la piscina, avendone la gestione in tempi minori….

Sempre a proposito di interventi e investimenti, ci sono state delle polemiche relative agli stanziamenti destinati ai monumenti dedicati a don Tonino, qualcuno li riteneva eccessivi, soprattutto in considerazione dello spirito francescano del compianto vescovo.  La Sua replica è stata: «la città deve conservare la memoria…»

«In realtà non ci sono state molte polemiche. Ha protestato una sola persona. Molfetta deve avere memoria. Come in tutte le città, viviamo di memoria. Se non ci fossero i monumenti a ricordare la storia, le vicende dei secoli passati che storia potremmo avere?... Si tratta di due sistemazioni urbanistiche, interamente realizzate da artigiani locali con la pietra del nostro territorio, con interventi che dovranno durare secoli….

Questione urbanistica. Recentemente è stata concessa, tra l’altro, l’abitabilità dei seminterrati. Non ritiene che possano esserci fattori di rischio?

«Noi stiamo applicando una legge nazionale. La ratio di quella norma, sia della norma nazionale sia della nostra, è quella di evitare consumi di suolo, far crescere le capacità abitative laddove già esistono….

 “Quindici” ha spesso sollecitato l’amministrazione, nella persona del Sindaco, a compiere un gesto simbolico: quello di dichiarare “aperto” il porto della città, che poi è la città di don Tonino, sulla scia di quanto fatto da altri Sindaci, in primis dal Sindaco di Napoli. Perché non a Molfetta?

«Proprio perché non ha effetti concreti. Più che di iniziativa simbolica, io parlerei di propaganda televisiva….

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 @Riproduzione riservata

Autore: Isabella de Pinto
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