Interessante e attuale convegno a Molfetta La scienza e il diritto al tempo del Covid
La scienza e il diritto al tempo del Covid. Le nuove sfide tra garanzie ed esigenze di efficienza, un tema importante e soprattutto attuale oggetto del convegno tenuto nell’aula magna del Seminario regionale di Molfetta. «L’iniziativa nasce dall’intento di dare il microfono a professionisti competenti e di provata esperienza in tematiche su cui si sono espressi in tanti, forse in troppi, a volte pur senza averne titolo. Anch’io, pur esercitando la professione medica da poco meno di quarant’anni, mi sono fatto da parte, limitandomi ad organizzare il convegno e a dare la parola a chi sicuramente può offrire un contributo molto più autorevole del mio. L’incontro era già stato programmato per l’ottobre scorso e poi cancellato per l’emergenza sanitaria, ma la mia personale idiosincrasia per gli eventi on line mi ha indotto ad attendere tempi migliori. Il mio più grande auspicio, nell’occasione, è quello di non trovarci mai più nella necessità di limitare i rapporti sociali, quelli autentici. E che il sapere venga sempre gestito e comunicato nell’interesse della collettività, in ossequio ad imprescindibili principi di lealtà ed in totale assenza di qualsiasi interesse personale che non sia la fisiologica gratificazione per aver realizzato qualcosa di buono per i propri simili», dichiara il responsabile scientifico dott. Giulio Emanuele Marino. All’iniziativa hanno partecipato il sindaco Tommaso Minervini, il vescovo mons. Domenico Cornacchia, la senatrice Carmela Minuto, il direttore generale della Asl Bari Antonio Sanguedolce, il direttore del dipartimento di Economia dell’Università di Bari, del presidente del circolo della sanità di Bari Gianfrancesco Pesce. A presiedere i lavori il prof. avv. Vincenzo Garofoli, dell’Università di Bari. Relatori il prof. Pier Luigi Lopalco, assessore regionale alla sanità; il dott. Vito Montanaro, direttore del dipartimento promozione della salute della Regione Puglia; il dott. Giuseppe Minervini, giudice del lavoro: il dott. Giovanni Lucio Vaira, sostituto procuratore della Repubblica di Trani; l’avv. Piero Rossi, garante dei diritti delle persone sottoposte a limiti della libertà; la prof.ssa avv. Francesca Iole Garofoli, dell’Università di Bari. Ad aprire il convegno è stato il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini ha ricordato il “sacrificio encomiabile” degli operatori sanitari e dei volontari per il Covid e grazie al loro impegno il sistema sanitario è riuscito a reggere l’emergenza. Purtroppo questa pandemia ha fatto emergere la criticità del sistema per la carenza di medici. Minervini ha sottolineato l’importanza del convegno “Scelta e diritto” perché questi due fattori incidono sulla vita delle persone. In definitiva la pandemia è stata anche l’opportunità di conoscere i punti deboli del sistema sanitario, per poter migliorare il servizio. Il vescovo di Molfetta, mons. Domenico Cornacchia ha centrato il suo intervento sulla differenza tra efficienza ed efficacia, ricordando le parole di Papa Francesco ai politici: “dobbiamo imparare ad ascoltare i bisogni della gente per soddisfarli al meglio”. Le famiglie sono state sconvolte dalla pandemia, ha detto la sen. Carmela Minuto, che ha ricordato quanti operatori sanitari hanno sacrificato la propria vita per compiere il loro dovere e ha anche elogiato l’impegno dei volontari (in sala era presente Vitangelo Solimini per la categoria). La senatrice ha messo l’accento sulla necessità che la scuola torni alla completa normalità, criticando i no vax (“il qualunquismo non deve prendere il posto della scienza”). Il convegno ha coinvolto anche gli studenti (erano 56) collegati in streaming per seguire i lavori. Il prof. Vincenzo Garofoli dopo aver criticato i media che, a suo parere, hanno fatto “una comunicazione indegna sulla pandemia”, ha rivendicato il diritto di tutti all’autodeterminazione. La legge, secondo lui, non deve limitare la libertà personale degli individui. L’assessore regionale Luigi Lopalco, collegato in video, ha elogiato gli scienziati per il lavoro svolto e si è augurato che venga ripristinato il corretto rapporto tra scienza e politica. Replicando a Garofoli, ha sottolineato che in un’emergenza sanitaria la limitazione delle libertà individuali è un’assoluta necessità, per tutelare anche i diritti degli altri e dell’intera comunità. Insomma, un interesse superiore, quello collettivo, a quello individuale. La prof. Francesca Iole Garofoli ha sviluppato un’ampia e interessante analisi sulla garanzia di tutela dei diritti di ogni cittadino. Occorre che scienza e diritto puntino i riflettori sull’essere umano perché il diritto, come la scienza, devono essere entrambi al servizio dell’uomo. La Garofoli si è quindi soffermata sui mali della giustizia, sugli istituti dell’improcedibilità e della prescrizione, criticando la riforma del ministro Cartabia che, a suo parere, porterà a un processo senza sentenza (“il processo non può evaporare”). Il rischio sarebbe quello di un cortocircuito, mentre si deve sempre avere presente la giustizia costituzionale. © Riproduzione riservata