Insostenibile la chiusura del parcheggio dell'ospedale
Interviene il Tribunale del malato
MOLFETTA - Già qualche settimana fa avevamo segnalato la assurda decisione di chiudere buona parte del parcheggio dell'ospedale, indispensabile agli operatori e a tutti coloro che di frequentare la struttura farebbero volentieri a meno, ma debbono andarci per necessità loro o di persone vicine.
Sull'insostenibilità della chiusura interviene ora il Tribunale del malato.
“Incuranti delle giuste proteste della cittadinanza tutta – dichiara Vitangelo Solimini, che del Tribunale del malato cittadino è responsabile – e degli operatori, il parcheggio dell'ospedale, fiore all'occhiello della struttura, rimane ancora chiuso. Nessuna valida motivazione, solo arroganza e libidine del potere”.
Solimini fa seguire a quest'affermazione una valutazione assai severa sulla gestione del presidio di Molfetta: “Un ospedale ormai terra di nessuno, in mano a gente che fa molto poco per rendere la struttura vivibile”.
Ricordiamo che a motivare la chiusura dell'area da sempre destinata al parcheggio delle auto era stata la costruzione, in una parte della stessa, di palazzine destinate ad uffici, archivi e simili.
“Contro la chiusura del parcheggio – fa sapere Solimini – si mobilitavano tutti, sindacati, medici, primari, cittadini, non ultimo il Tribunale del malato, che esprimeva il dissenso più totale per la chiusura. Questa riduce notevolmente la funzionalità dell'ospedale, oltre tutto ubicato su di una strada provinciale di grande scorrimento, irta di pericoli e senza alcuna possibilità di trovare parcheggio nelle vicinanze”.
A quanto pare la Direzione Generale a queste proteste è rimasta sorda, così che, conclude il responsabile del Tribunale del malato: “Oggi nostro malgrado, dobbiamo affidare la nostra protesta alla stampa. Perché a tre mesi di distanza non sono stati iniziati i lavori e non poteva essere altrimenti, in assenza totale di permesso di costruzione.
A tutti ricordiamo che l'ospedale appartiene ai malati, all'utenza, tutti gli altri lavorano per renderlo più efficiente. Ci rivolgeremo alla Magistratura Ordinaria, perché si faccia piena luce sulla soppressione di un servizio di grande utilità”.