Iniziati i lavori del porto di Molfetta, ma siamo ancora ai preliminari
Sono iniziati i lavori del nuovo Porto di Molfetta, ma siamo ancora ai preliminari. C'è già chi festeggia, speriamo che duri. Intanto la “Cooperativa Muratori e Cementisti – CMC” di Ravenna, azienda capogruppo dell'Ati (Associazione temporanea di imprese) vincitrice dell'appalto da 55 milioni e mezzo di euro, ha dato il via all'esecuzione della “bretella di collegamento” tra la diga foranea “Salvucci” e la terraferma. Un intervento che segna la prima fase della costruzione di quella che l'ing. Giorgio Calderoni, responsabile della divisione Lavori Marittimi della CMC, ha definito «l'opera marittima in corso più importante d'Italia dopo il “Mose” di Venezia». Cerimonia sobria, ma dai contenuti altisonanti:«è un sogno che diventa realtà», l'ha definito il sindaco, Antonio Azzollini, che considera l'opera il suo fiore all'occhiello per essere riuscito da presidente della commissione Bilancio del Senato, nella scorsa legislatura ad ottenere i finanziamenti necessari alla costruzione di questa grande infrastruttura. «Il Porto di Molfetta – ha detto il sindaco - rappresenta un braccio naturale proteso verso i mercati dell'Oriente ed è quindi un'opportunità di sviluppo economico per l'intera regione Puglia la quale si pone così al centro di una scommessa di rilancio che investe tutto il Mezzogiorno d'Italia. È un'infrastruttura di grande valenza strategica in quanto premessa delle cosiddette “Autostrade del mare” e del “Corridoio 8”. Lo scalo marittimo di Molfetta, inoltre, sarà incardinato in un sistema viario di primissimo livello formato dall'autostrada A14, dalla linea ferroviaria, dalla statale 16 bis e dall'aeroporto di Bari-Palese (ubicato ad appena dieci chilometri di distanza): si va configurando così una importante piattaforma logistica intermodale a servizio degli insediamenti produttivi della zona artigianale e del Consorzio Asi». Alla cerimonia ha partecipato anche il vescovo della Diocesi mons. Luigi Martella che ha espresso anch'egli compiacimento: «Oggi viviamo le stesse emozioni che si provano dopo un travaglio, quando si dà alla luce qualcosa tanto attesa e importante. Credo che il Porto possa essere una grande opportunità per i giovani del nostro territorio e dare risposte alle speranze che essi ripongono per il loro futuro. Quest'opera rappresenta un ponte che idealmente attraversa tutto il Mediterraneo per raggiungere la sponde del Medio Oriente facilitando i rapporti umani e commerciali con i nostri amici che si trovano in quei Paesi». Quattro anni dureranno i lavori. Il progetto prevede i seguenti interventi: la costruzione di un secondo molo contiguo alla diga Salvucci (oggi già esistente nei pressi della basilica della Madonna dei Martiri); la costruzione di uno “sperone” radicato all'attuale molo peschereccio S.Vincenzo; il banchinamento di tutta l'area portuale per favorire il traffico commerciale e le navi Ro-Ro; i lavori di dragaggio necessari per l'ingresso delle imbarcazioni all'interno del porto e per la navigabilità interna. Saranno inoltre realizzati capannoni per lo stoccaggio delle merci, un ponte di collegamento fra il porto e la zona industriale e un sistema di viabilità interna con parcheggi e arredi.