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Iniziate le operazioni di sminamento nel porto di Molfetta In azione i reparti speciali della Marina per la bonifica di 54 aree. Gli esperti del nucleo SDAI – Sminamento e Difesa Antimezzi Insidiosi hanno già recuperato 15 inneschi esplosivi, 3 bombe a mano e 2 bombe da aereo
23 luglio 2008

MOLFETTA - Sono cominciate le operazioni di rimozione degli ordigni bellici presenti nel bacino portuale di Molfetta (nella foto dell'archivio di "Quindici": le bombe recuperate nella prima azione di bonifica del dopoguerra). I sommozzatori del nucleo speciale dello SDAI - Sminamento e Difesa Antimezzi, coordinato dal Comandante di Fregata, Giambattista Acquatico, sono al lavoro per la bonifica di ben 54 aree - precedentemente individuate con assoluta precisione mediante uno studio georeferenfiato - in corrispondenza delle quali è stata riscontrata la presenza di bombe di aereo, mine antiuomo e anticarro, bombe a mano offensive e difensive a altri ordigni a caricamento speciale (con fosforo o altri aggressivi chimici) sversati in mare alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Otre alla rimozione degli ordigni depositati sul sottosuolo marino, lo SDAI provvederà alla loro messa in sicurezza e definitiva distruzione. Le operazioni di bonifica dureranno 130 giorni circa (condizioni meteo-marine permettendo) e fanno parte di un progetto di “Indagine e Bonifica del Basso Adriatico” finanziato con fondi statali per 5 milioni di euro (il progetto riguarda altre aree del basso Adriatico). Le operazioni preliminari sono state coordinate dall'Icram mentre la interdizione e la sicurezza delle aree attualmente coinvolte nelle operazioni sono assicurate dalla Direzione Marittima di Bari con l'ausilio di uomini e mezzi della Capitaneria di Porto di Molfetta. Dalla bonifica dei primi due punti georeferenziati i militari dello SDAI hanno recuperato ben 15 inneschi esplosivi, 3 bombe a mano e 2 bombe da aereo. Soddisfatto il sindaco di Molfetta, Sen. Antonio Azzollini: «Dopo decenni è il primo straordinario intervento di bonifica a favore del nostro mare ed è il frutto di un lunghissimo lavoro che l'amministrazione comunale ha saputo portare a termine nonostante grandi ostacoli burocratici. Lo sminamento in atto in questi giorni – conclude Azzollini - permetterà non solo di accelerare i lavori di costruzione del nuovo porto commerciale, ma soprattutto rappresenterà un elemento di sicurezza per l'incolumità dei lavoratori, quali armatori e marinai, che finalmente potranno lavorare serenamente senza alcun rischio legato agli esplosivi presenti in mare».
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