Incendio all’impianto di compostaggio
MOLFETTA – 24.2.2002
Incendio nell’impianto di compostaggio ieri mattina verso le 8, causato molto probabilmente da autocombustione, come hanno sostenuto sia i vigili del fuoco sia la Guardia di finanza accorsi sul posto. L’impianto, come si ricorderà era stato sequestrato nei giorni scorsi dalla magistratura per la presenza di tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania (nella foto), che non riuscivano ad essere smaltite.
A dare la notizia dell’incendio è stato lo stesso Dante Mazzitelli, responsabile della ditta “Ing. Orfeo Mazzitelli Spa”, a cui è affidata la gestione dell’impianto, con un comunicato in cui afferma che l’incendio è di natura dolosa: “E’ stata rinvenuta una rudimentale scala appoggiata al muro di cinta nei pressi del luogo ove si sono sprigionate le fiamme. Il materiale non poteva dar luogo a fenomeni di autocombustione per la matrice degli stessi e per le piogge intervenute negli ultimi giorni. Da questi elementi si deduce la natura non casuale del fatto”.
Di diverso avviso, come abbiamo detto vigili del fuoco e finanzieri: “Non abbiamo registrato alcun danno”, ha precisato il caposquadra dei Vigili del Fuoco, intervenuto personalmente. “Al momento l’ipotesi più accreditata è che fenomeni di autocombustione e fermentazione dei rifiuti depositati da lungo tempo nel piazzale dell’impianto, abbiano potuto dar luogo a un principio d’incendio”. E sul particolare della scala, il caposquadra dichiara: “Io personalmente non ho visto alcuna scala. Nel rapporto che invierò alla Procura fornirò ogni dettaglio dei fatti”.
Nel suo comunicato, Dante Mazzitelli lancia anche accuse all’Amiu di Trani, rea, a suo parere, di non aver accolto i “sovvalli” (materiale inorganico di scarto dell’impianto) nella discarica tranese. Proprio questi materiali avrebbero “immediatamente preso fuoco”.
“La discarica di Trani - continua Mazzitelli – per legge è obbligata a ricevere i sovvalli. Vani gli interventi che lo stesso Commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Puglia (Raffaele Fitto, ndr) ha disposto nei confronti dell’Amiu”. Ma da Trani replicano: “Abbiamo girato la richiesta dell’ing. Mazzitelli all’amministrazione comunale”.
Insomma, la vicenda si fa sempre più incandescente. Ma sarebbe interessante indagare a fondo per individuare eventuali responsabilità per aver permesso che i rifiuti venissero scaricati a Molfetta e che raggiungessero quelle incredibili proporzioni, che mettono a repentaglio la salute pubblica e rischiano di inquinare l’ambiente.
Michele de Sanctis jr.