In Consiglio Comunale l'Autoporto passa con sedici voti
MOLFETTA 24.3.2006
Ci sono volute poco più di due ore di discussione, questa volta, in Consiglio Comunale per approvare l'adozione del Comparto 21 ed il progetto relativo all'autoporto che, nella precedente seduta della massima assise cittadina, non fu possibile approvare a causa della spaccatura all'interno della maggioranza. Questa volta, invece, le cose sono andate diversamente e l'approvazione della infrastruttura logistica a servizio del futuro porto commerciale è passata con sedici voti favorevoli. Il centrodestra (e cioè Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc, i tre consiglieri indipendenti Giancola, Spadavecchia e Di Giovanni ed il Partito Repubblicano Italiano) si è espresso favorevolmente rispetto a questo punto facendo proprie le dichiarazioni del sindaco che ha parlato di un progetto “strategico per la città che deve essere sottratto alle speculazioni di carattere elettoralistico”. Di diverso avviso i consiglieri di opposizione che hanno evidenziato come non sia opportuno varare il progetto di una struttura a servizio del porto commerciale, prima che la Regione dia il definitivo “via libera” al Piano Regolatore del Porto che, come si sa, è ancora al vaglio della Giunta regionale. Per queste ragioni i consiglieri di centrosinistra sono usciti dall'Aula al momento del voto, tranne Corrado Minervini (Ds) e Pietro Centrone (Socialisti Autonomisti) che hanno deciso di astenersi.
Il secondo punto all'ordine del giorno, relativo al futuro Palazzo di Giustizia della città, è stato rinviato per un approfondimento di natura tecnica, mentre, sempre in tema di urbanistica, l'approvazione dei comparti 3 e 5, per la parte pubblica, è passata all'unanimità.
A questo punto il capogruppo della Margherita, Nino Sallustio, ha chiesto il rinvio di tutta la seduta dal momento che i successivi punti all'ordine del giorno non rivestono caratteri di urgenza ma Forza Italia si è opposta ed ha richiesto la votazione sulla proposta avanzata dalle opposizioni che veniva respinta a maggioranza. C'è da dire che la cosa ha sorpreso un po' tutti dal momento che si è registrata, nel voto, una divaricazione profonda tra quelle forze politiche che dovrebbero sostenere la candidatura del sindaco uscente, Tommaso Minervini, e lo stesso primo cittadino. Infatti, mentre i due consiglieri comunali Piergiovanni (Nuovo Psi di Franco Visaggio) e Siragusa (Molfetta che Vogliamo) votavano per il rinvio, il sindaco, i due consiglieri dei Repubblicani e Benito Cimillo di Città per tutti si opponevano, votando sostanzialmente con la Casa delle Libertà e dimostrando che, almeno al momento, questo “terzo polo” non è per nulla coeso. Il Consiglio Comunale, quindi, è stato sospeso per qualche ora e riprenderà nel pomeriggio.
Sul fronte politico, infine, c'è da registrare una voce insistente che proviene dal centrodestra e che vorrebbe ormai vicina la fine di questa amministrazione. Stando a quel che si dice, infatti, già lunedì potrebbe essere avviata la raccolta delle sedici firme necessarie per determinare lo scioglimento del Consiglio Comunale e far arrivare un commissario prefettizio che traghetti la città fino alle elezioni del prossimo 28 maggio. “Raccolgano pure quello che vogliono – ha detto Tommaso Minervini – certo non mi spavento!”.
E' evidente, tuttavia, che questa situazione non può trascinarsi così ancora a lungo con un sindaco che, nella prossima campagna elettorale, sarà di fatto “avversario” della maggioranza che attualmente sostiene la sua amministrazione. Stando sempre ai “si dice” pare ormai imminente anche l'ufficializzazione della candidatura a sindaco per il centrodestra del sen. Antonio Azzollini che potrebbe avvenire nel corso di una conferenza stampa che dovrebbe essere indetta per martedì pomeriggio. Staremo a vedere.
Giulio Calvani