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In arrivo tassa di 8 euro in più a tonnellata per i ritardi nel “porta a porta”
15 gennaio 2017

I soloni, i disfattisti e gli ignoranti della raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” sono serviti. Grazie ai ritardi e soprattutto al rifiuto di una parte dei cittadini di Molfetta ad adeguarsi al nuovo sistema (rifiuto alimentato da tanti incivili irresponsabili, ai quali le regole e le leggi vanno strette e soffiano anche sul fuoco alimentando il malcontento) i cittadini molfettesi pagheranno 8 euro in più a tonnellata dal 1° gennaio 2017. Gli uffici comunali stanno già facendo i conti per preparare i nuovi ruoli delle tasse rifiuti, con i relativi aumenti. Insomma, il rischio più volte evidenziato da “Quindici” si è verificato: se non si fosse raggiunta la soglia minima del 40% che avrebbe fatto scattare le sanzioni regionali. E questo è puntualmente avvenuto (vedi tabella). Per mantenere l’attuale costo di 11 euro serviva raggiungere quella percentuale, invece ora ai cittadini toccherà pagare 8 euro in più facendo salire la tassa a quasi 20 euro a tonnellata, che rappresenta il tributo regionale dell’ecotassa. A Molfetta la riduzione dei rifiuti indifferenziati a circa 10mila tonnellate (previsione per il 2017) a differenza dei 18.500 del 2016 e i 20mila del 2015, non è stata sufficiente. In pratica pagheremo nel 2017 circa 200mila euro di tributo regionale contro i 120mila attuali. L’aumento sarà, quindi, di 80mila euro. I cittadini possono ora solo sperare in una concessione da parte della Regione di uno sconto, per mantenere invariate le tariffe. Ma l’unica strada percorribile, come “Quindici” insiste a sostenere e come altri Comuni anche minori della Puglia hanno già raggiunto, come mostra la tabella, è quello di aumentare rapidamente la raccolta “porta a porta”, completando il sistema. Secondo i progetti dell’Asm si potrebbe facilmente raggiungere la soglia del 40% o addirittura superarla arrivando al 65% a regime pieno, facendo scendere a 5 euro a tonnellata la tassa regionale, risparmiando circa 400mila euro. Ecco il testo della delibera regionale: i Comuni di Bitonto, Corato, Molfetta, Ruvo di Puglia, Terlizzi, Bari, Cassano delle Murge, Grumo Appula, Poggiorsini, Adelfia, Turi, Castellana Grotte, Noci, Putignano, Noicattaro, Rutigliano, Triggiano, Valenzano, Conversano, Mola di Bari e Polignano a Mare , che hanno conseguito percentuali di raccolta differenziata indicate nella tabella succitata, hanno dichiarato di aver raggiunto, allo stato attuale, tutti o alcuni tra gli obiettivi di premialità previsti dal ai sensi del comma 6, art. 7 della L.R. 38/2011, ovvero: a) adeguamento da parte dei Comuni, in forma singola e/o associata, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, dei contratti di gestione del servizio di raccolta rifiuti che contempli il raggiungimento delle percentuali di RD così come previste dal D.Lgs. 152/2006 e la predisposizione del regolamento di assimilazione dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani ai sensi dell’art. 198 (Competenze dei Comuni), comma 2, lettera g) del D.Lgs. 152/2006; b) elevata qualità della frazione organica raccolta in maniera separata; c) elevata qualità di raccolta degli imballaggi, attraverso sistemi di raccolta monomateriale; d) elevata qualità del sistema di monitoraggio e controllo della raccolta anche mediante sistemi informativi territoriali. Sulla scorta delle considerazioni sin qui esposte e delle verifiche effettuate dal Servizio Gestione Rifiuti si ritiene di quantificare l’aliquota di tributo speciale per il conferimento in discarica (ecotassa) per l’anno 2017 secondo tabella riassuntiva. Purtroppo l’amara realtà attuale è questa e dobbiamo ringraziare i ritardi nel completamento del servizio, che alcuni irresponsabili volevano addirittura arrestare e gli insofferenti che ancora gettano rifiuti per strada e non rispettano il nuovo sistema “porta a porta”, che pur con qualche limite da correggere, è l’unico che permette un risparmio di tasse. Indietro non si può tornare. Ma questo nella zucca degli ottusi soloni è difficile da fare entrare. Poi ci sono coloro che fanno terrorismo politico e che andrebbero additati all’opinione pubblica come i responsabili degli aumenti dei costi: non si possono avere comportamenti irresponsabili solo per fare opposizione politica. La gente, alla fine, comprende e punisce chi non agisce nell’interesse collettivo, ma solo per creare ostacoli che alla fine danneggiano tutti. Ecco perché, per pochi incivili non devono pagare tutti e vanno applicate pesanti sanzioni a chi non rispetta le regole. Tolleranza zero, insomma.

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