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Il sindaco sul Pulo chiede un approfondimento “Dobbiamo creare le condizioni perché il Sistema Pulo possa funzionare”
13 gennaio 2007

MOLFETTA - Si infiamma la polemica politica sul Pulo dopo il volantino con il quale alcune associazioni della città reclamano a gran voce una soluzione che consenta di restituire questa straordinaria risorsa turistica e naturalistica ai molfettesi: “Hanno ragione – interviene il sindaco Azzollini - le associazioni quando denunciano lo stato di abbandono e di degrado in cui versa il Pulo e per evitare il quale non sono bastati i tanti soldi pubblici sprecati negli anni passati. Questa amministrazione comunale con tutto questo non c'entra nulla. Anzi, è proprio per le stesse ragioni sottolineate dalle associazioni che siamo impegnati affinché si eviti che un altro fallimento possa ripetersi ancora. Il Pulo - che è di proprietà dell'ente Provincia di Bari - va restituito ai cittadini in condizioni tali da poter funzionare”. Ed il Comune – stando a quanto dichiarato dal sindaco – sta lavorando proprio in questa direzione “investendo per completare l'allestimento del museo Archeologico del Pulo presso Casina Capelluti (ex Lazzaretto), e per consentire la prosecuzione degli scavi archeologici presso il Fondo Azzollini. Questi due siti che sono di proprietà del Comune faranno parte del Sistema Pulo e su questo c'è una positiva intesa con la Provincia” Ma sulle polemiche latenti tra Comune e Provincia, Azzollini getta acqua sul fuoco: “Ribadisco un concetto fondamentale: vogliamo collaborare per rendere fruibile quanto prima la dolina carsica, ma riteniamo che sia ineluttabile dover creare le condizioni di opportunità affinché essa possa effettivamente funzionare nell'ambito di una offerta turistica integrata e quindi evitare che dopo qualche tempo venga di nuovo abbandonata al degrado. Questo è ciò che vogliono anche i cittadini di Molfetta. Per queste ragioni – conclude il primo cittadino - consideriamo necessario un attento approfondimento delle condizioni tecniche e del quadro economico-finanziario in cui avviare il progetto del “Sistema Pulo” insieme alla Provincia”.
Autore: Giu. Cal.
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Sono Francesco Spezzacatena e la mia residenza è adiacente al parcheggio destinato ai visitatori del Pulo, di proprietà della Provincia di Bari. Vi abito dal 1986 e ho personalmente vissuto, insieme ad altri cittadini anch'essi residenti in quella zona, tutti gli eventi speculativi effettuati ai danni del Pulo. Ultimamente sono stato denunciato dagli enti competenti per interventi illeciti, operati in barba ad ogni vincolo territoriale. Tra le varie denunce rivoltemi, mi sono auto-denunciato per abusivismo edilizio e appropriazione di 30 metri di terreno di proprietà della provincia; auspico quanto prima una perizia tecnica che faccia cadere tutte le altre accuse a me rivolte, che ritengo infondate. Signori miei, quando si parla di atti vandalici si vuole far credere che, dimenticando un telefonino o un paio di occhiali sul cofano della propria autovettura, si possa sperare di ritrovarli? Cosa intendo dire: quando la Provincia ha eseguito interventi mirati al riassetto del parcheggio, quali alberi e fiori, non si è minimamente preoccupata del fatto che quella zona non è assolutamente servita dall'acquedotto e nessuno, sia esso contadino o persona poco esperta, avrebbe mai utilizzato in quel sito tipi di piante le quali necessitano di una costante irrigazione. Lo stesso dicasi della illuminazione realizzata con lampade bellissime e costose, con fari da 500 watt per l'illuminazione notturna, ma montate su pali solamente poggiati nel terreno e soprattutto senza alcun tipo di vigilanza, alla mercè di vandali e coppie in cerca di privacy. Cosa si pretende? L'illuminazione ha avuto vita molto breve: un paio di giorni per le lampade e un paio di settimane per i fari; il verde non è più verde e la zona si è ridotta ad un cimitero di fazzolettini, preservativi, siringhe e bottiglie di varie gradazioni alcoliche. Signori dei vari Enti, in tempi antecedenti le Vs. denunce, il sottoscritto provvedeva a tenere pulito il sito e ad allontanare gli sconosciuti attirati dalla riservatezza del luogo. Il tutto è dimostrabile dai vari interventi di bonifica effettuati da enti pubblici e privati interamente pagati da me e ne sono testimoni i miei vicini e le varie ricevute di pagamento rilasciate. Altri interventi sempre eseguiti personalmente sono stati quelli mirati alla rimozione dei cespugli e dei numerosi nidi di api che nel periodo estivo invadono l'intera area. La cosa più assurda è che questi interventi, gratuiti per il nostro comune e mirati al miglioramento di un pezzo della nostra città, sono stati bloccati da un ente di Bari. Da quel momento i residenti della zona, me compreso, non intervengono più e il degrado ambientale è visibile a tutti. Oltretutto, mi obbligano a ripristinare lo stato dei luoghi. A questo punto, vediamo se il vicinato, i cittadini o il giudice saranno ancora d'accordo dopo aver visto le foto prima e dopo le denunce. In qualità di residente della zona del Pulo, voglio che tutti sappiano che da parte mia c'è la piena disponibilità sia operativa che economica alla bonifica del parco adibito a parcheggio del Pulo, in quanto vedo in un futuro non troppo lontano una vera e propria cartolina paesaggistica di interesse culturale con tanto di cavalli e altre attrazioni turistiche. Alla luce di tutto ciò, tengo a precisare che non ho alcun interesse economico, politico o di gestione del sito stesso. Siamo tutti per il Pulo
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