Il sindaco Minervini risponde a Pate: è Molfetta l’avamposto naturale e strategico per l’espansione della Zona Asi
MOLFETTA - “La zona Asi di Molfetta vedrà a breve i lavori per interventi di salvaguardia idraulica per 13 milioni e 361mila euro, altri 13 per la zona Pip, mentre i lavori del nuovo porto commerciale procedono spediti da cronoprogramma. È necessaria l’espansione e l’assegnazione dei suoli da parte dell’Asi perché Molfetta rappresenta l’avamposto naturale, logistico e strategico dello sviluppo industriale del Barese”.
Così il sindaco Tommaso Minervini risponde alle dichiarazioni del presidente del Consorzio per l’Area di sviluppo industriale di Bari Paolo Pate, che aveva affermato alla stampa che “nell’agglomerato di Molfetta le aree ci sono, ma sono sottoposte a vincolo idrogeologico”.
“Non comprendo – continua il primo cittadino – perché Pate inibisca lo sviluppo della nostra città. Il presidente del consorzio, che ricopre una carica istituzionale al di sopra delle parti, dovrebbe ben sapere che a Molfetta il rischio idrogeologico sta per venir meno in quanto l’Asset, l’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio, e il Commissario di Governo delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico stanno per appaltare lavori di salvaguardia idrica”.
“Per quanto riguarda la rete portuale – conclude Minervini –, Pate, nelle sue dichiarazioni, si dimentica ancora una volta di Molfetta. A lavori ultimati, essendo collocato in una zona non urbanizzata, il nostro porto avrà collegamenti diretti con le reti stradali e autostradali ed è in una posizione così strategica e sostenibile che si sta progettando un terminal ferroviario fondamentale nello scambio delle merci in tutto il Mediterraneo che favorirà tutto il tessuto imprenditoriale del territorio e che vedrà l’abbattimento di tonnellate di CO2, priorità ribadita nell’ultimo G20 e negli accordi di Glasgow. La città di Molfetta non può ancora una volta subire la parzialità della presidenza della zona Asi di Bari”.