Il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini: felice per l’assoluzione piena dell’ex sindaco Azzollini e dei professionisti
Il sindaco Minervini
MOLFETTA - Questa sentenza d’Appello chiude definitivamente il primo capitolo sul nuovo porto commerciale di Molfetta.
L’ex sindaco sen. Antonio Azzollini, il dirigente dell’epoca ing. Vincenzo Balducci, e gli altri professionisti assolti anche in Appello. Sono felice per loro e per Molfetta. Ancora una volta è stato dimostrato che sul nuovo porto commerciale di Molfetta sin dal 2001 si è agito solo ed esclusivamente per il bene della Città e per fare con passione una grande opera pubblica. Per tutti quelli che ci hanno lavorato e creduto, ad iniziare dall’ex sindaco Azzollini, allora presidente della Commissione Bilancio del Senato. La sola colpa è di essere stati convinti che il nuovo porto commerciale è il futuro della nostra Città.
Ma quanta fatica, sofferenza dover dimostrare di essere persone per bene quando il “destino” si accanisce. E’ il coraggio di chi è consapevole di aver agito correttamente, certo con la frenesia della passione, ma con rispetto delle norme e soprattutto del pubblico denaro.
Quindici anni per avere la verità giuridica. Un procedimento amministrativo cominciato nel 2001, l’inchiesta giudiziaria nel 2009, il sequestro ed il blocco dei lavori nel 2013, la ripresa dei lavori nel 2020, l’assoluzione in Corte d’Appello nel 2024.
Per il nuovo porto commerciale di Molfetta, però, non c’è ancora pace. Sembra una maledizione che non finisce eppure la convinzione che è la più grande opera pubblica necessaria allo sviluppo di Molfetta è sempre più forte e di interesse nazionale.
Il nuovo porto poteva essere già oggi operativo e la Città ne avrebbe già goduto delle ricadute occupazionali.
Invece dobbiamo attendere ancora, il blocco dei lavori dal 2013 al 2020 ha prodotto una ferita profonda sul piano dei costi e dei tempi.
E non è finita. Una delle opere pubbliche più grandi e complesse in Italia, ha ancora un nuovo capitolo d’indagine aperto. Spero vivamente che si possa completare l’importante opera pubblica. Attendiamo con fiducia che la Magistratura scriva la verità giuridica anche di questo secondo capitolo. Ma i complottisti di mestiere abbiamo un sussulto di autocritica.
Ora più che mai non si possono vanificare i tanti soldi pubblici consumati, parliamo di circa 100 milioni di euro, le tante sofferenze patite, le tante speranze singole e collettive soffocate, il tanto tempo perduto alla vita socio economica di Molfetta.
Tommaso Minervini