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Il segretario del Pd di Molfetta, Calvani interviene sul caso intercettazioni: “Clamoroso errore politico del Partito Democratico. E' ancora possibile rimediare in Aula”
10 ottobre 2014

MOLFETTA - “La decisione assunta dai senatori del Partito Democratico nell’ambito della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari rappresenta un clamoroso errore politico che desta profonda inquietudine e amarezza nella vasta comunità dei democratici e delle democratiche della nostra città”.

Con queste parole Giulio Calvani, segretario politico del PD di Molfetta, commenta la decisione di non autorizzare l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche del sen. Antonio Azzollini (foto) nell’ambito dell’inchiesta sul Porto di Molfetta.

“Nei giorni scorsi – spiega Calvani – mi ero rivolto direttamente ai senatori che siedono in Giunta per sensibilizzarli sull’importanza di quel voto e sulla necessità di dare un segnale chiaro e trasparente che andasse incontro al desiderio di verità e giustizia che i cittadini esprimono. La risposta che è giunta da Roma ha rappresentato uno schiaffo per tutti noi, molto difficile da accettare. Il messaggio chiaro che la decisione assunta nei giorni scorsi ha mandato alla nostra città, alla Puglia e al Paese intero (vista la risonanza che questa vicenda sta avendo sugli organi di informazione nazionali) è che per una non meglio precisata ‘ragion di Stato’, la Casta, al di là di ogni ragionevolezza, ha scelto di difendere e proteggere un suo potentissimo componente, in spregio ad ogni principio etico, di fatto ostacolando il lavoro della magistratura impegnata a fare luce su quella che si ipotizza possa essere una gigantesca truffa ai danni dello Stato, con il corollario di presunti gravissimi reati ai danni della collettività”.

“Questa scelta – prosegue il segretario del PD – non fa altro che aumentare a dismisura il divario già profondissimo tra le istituzioni e i cittadini, contribuendo a minare profondamente la credibilità stessa della politica. Mi auguro solo che, in occasione del voto definitivo in Aula sull’utilizzo delle intercettazioni di Azzollini, il Partito Democratico possa rivedere le sue posizioni, restituendo alla vasta comunità delle democratiche e dei democratici quella dignità e quella credibilità sfregiate nella Giunta per le immunità”.

“A nome di tutti gli iscritti e le iscritte del Partito Democratico di Molfetta – precisa poi Giulio Calvani – intendo chiarire con forza che non accettiamo né accetteremo lezioni di moralità, etica e trasparenza che provengano da chicchessia, a maggior ragione da forze politiche con le quali condividiamo la responsabilità del governo di questa città. Abbiamo condotto e stiamo conducendo, nel nostro Partito e con gli strumenti che l’ordinamento ci affida, una fiera battaglia contro le scelte assunte, su questo caso specifico, a Roma dai nostri vertici nazionali, non tacendo a tutti i livelli, con chiarezza e coraggio, il nostro assoluto disappunto. Per questo respingiamo al mittente con sdegno gli attacchi che in queste ore stiamo ricevendo soprattutto da parte di chi intende fare sordida speculazione politica ed elettorale su questa vicenda, non potendoci rimproverare nulla, e avendo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per impedire che quello scempio in Giunta fosse compiuto. Difenderemo strenuamente la dignità e l’orgoglio di tutti i democratici di Molfetta dagli attacchi pretestuosi e spesso volgari di cui siamo fatti oggetto in queste ore. Noi abbiamo e continueremo ad avere la schiena dritta, sempre”.

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