Il Rotary festeggia i suoi 100 anni nel sociale
1905 - 2005. A cent'anni dalla fondazione del Rotary International, per riaffermare lo spirito di servizio che lo contraddistingue già da un secolo, il Distretto 2120- Puglia e Basilicata ha voluto rinnovare la sua presenza attiva nel territorio con il Forum Distrettuale presso l'hotel Garden di Molfetta “Il diversamente abile e lo sport” .
E' stato un incontro all'insegna della volontà da parte del presidente del club di Molfetta, Domenico Silvestri e di tutti i membri e collaboratori, di intervenire concretamente nel sociale, attraverso un grande sussidio, quale lo sport. Ad aprire il Forum è stato il moderatore prof. Tommaso Berardi, past governatore, il quale, incisivamente, ha affermato l'importanza dello sport per la crescita e la socializzazione del disabile, nonché per la sua emancipazione. Del resto, ha ricordato Berardi, il Distretto è sempre attento ai disabili, con progetti e programmi, come ad esempio quelli del club di Bari, Manfredonia e Cerignola, che hanno messo a disposizione strutture e mezzi di trasporto, o dello stesso club di Molfetta, con la consegna all'ANFFAS di un service.
Immancabile la presenza del Presidente della Regione, Raffaele Fitto, che ha confermato la priorità di un'azione concreta di più ampio raggio. Sono seguiti gli interventi dei sindaci di Molfetta, Tommaso Minervini e di Giovinazzo, Antonio Natalicchio, nonchè dell'assessore alle Risorse umane e al Turismo di Terlizzi, Palmiotto. Tutti hanno concordato sull'impegno primario delle istituzioni nel riconoscere la centralità dell'individuo e soprattutto di chi soffre, da non considerarsi penalizzato, ma al contrario ricchezza per la comunità, che deve mettere a disposizione le risorse utili a far esplicitare la diversità. E ciò anche con l'aiuto di percorsi di sussidiarietà accanto alle istituzioni, come il Rotary o l'Anffas. E con lo sport, attraverso il quale ogni individuo riscopre se stesso e misura le sue capacità.
Successivamente ha preso la parola Roberto Speziale, presidente nazionale dell'Anffas, ponendo l'attenzione al diritto a una vita normale, che tuttora, talvolta, viene negato, e al problema della disabilità, un problema non privato, ma sociale, che deve essere necessariamente convertito in risorsa per la società. Ciò senza atti di pietismo, ma solo con rispetto e solidarietà incondizionata.
Ma non da sempre lo sport è stato attento alla disabilità, e questo è stato ricordato dal coordinatore del Distretto 2120, Luigi La Rovere, il quale, brevemente, ha ripercorso le tappe degli incontri olimpici, da una parte, dimostrando come la sensibilità verso tale problema non è stata continua, dall'altra però esaltando anche l'importante fondazione nel 1989 del Comitato Paraolimpico Internazionale. In tal senso, preziosa è stata la testimonianza di Luca Mazzone, atleta nel nuoto e vincitore di medaglia a Sydney 2000, che ha ricordato l'importanza della forza di volontà di tutti gli atleti partecipanti alle Paraolimpiadi, e delle Federazioni e dei tecnici, sempre vicini a loro.
Incisivo è stato anche l'intervento di Cosimo Tridente, ricercatore del Dipartimento di Neuro Scienze alla Facoltà di Medicina di Napoli, che ha posto l'attenzione sulle famiglie dei disabili e sulla necessità di rinnovare sempre il loro amore, anche se non chiaramente corrisposto, in taluni casi.
Infine, prima di altri interventi da parte dei Rotariani, ha preso la parola Maria Pia de Candia, di “Nuova Era” di Molfetta, che ha esposto le finalità del lavoro della sua associazione, nonché la centralità educativa dello sport.
Il forum si è concluso con le parole di Giuseppe Volpe, Governatore del Distretto 2120, che, ricordando l'occasione del centenario del Rotary International, ha riaffermato la necessità di creare per tutti le adeguate condizioni per poter affermare la dignità umana, e ciò con obiettivi pratici, che incidano realmente sul territorio. E con lo stesso sport, che, come ha dichiarato un ragazzo facente parte dell'Anffas, aiuta a combattere per la vita e a diventare protagonisti di una società migliore.
Gabriella Valente