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Il referendum. Domenica prossima Molfetta dirà sì o no a Tommaso Minervini
Tommaso Minervini
22 giugno 2022

MOLFETTA - Domenica prossima Molfetta voterà ancora una volta per un referendum. Ma questa volta il quesito è chiaro. Tommaso Minervini sindaco sì. Tommaso Minervini sindaco no.

Questa impostazione referendaria che sta prendendo la campagna elettorale l’ha lanciata lo stesso Tommaso Minervini, che in preda a un progressivo furore si è lanciato in una identificazione totale con la città. “Tommaso Minervini è Molfetta”, recita il suo slogan per il ballottaggio.

Così però anche la politica passa in secondo piano. L’idea stessa di città che dovrebbe essere scandita più forte in questi ultimi giorni viene posticipata all’esito elettorale. Così come diventa relativo come si posizionano i partiti, che da Fratelli d’Italia a Sinistra Italiana stanno facendo campagna per l’altro candidato al ballottaggio Lillino Drago.

L’ha detto chiaramente l’ex senatore Antonio Azzollini, l’obiettivo primario è mandare a casa Tommaso Minervini e tutto il sistema di potere che ha costruito attorno a sé negli ultimi anni.

A questo punto perde importanza anche l’altro candidato al ballottaggio, che classicamente dovrebbe essere un faccia contro faccia tra due candidati.

Drago abbastanza inconsapevolmente si ritrova a incarnare il nuovo, pur non avendone la fisionomia. Anche i giovani intorno a lui sono scomparsi e sono tornati a esprimere le loro posizioni sui social network.

A differenza del 2013, però, a spingere i candidati non sono ci cittadini (che riempivano le piazze e sorridevano alla nuova Molfetta incarnata da Paola Natalicchio) ma gli eletti e ciò dovrebbe giocare a favore di Tommaso Minervini, le cui liste hanno raccolto più preferenze. Tuttavia gli eletti partecipano anche loro al referendum, certi di un posto in consiglio comunale, non è detto che esprimano il sì a Minervini.

Questi ultimi giorni saranno decisivi. La città non ha già scelto da chi dovrà essere governata nei prossimi cinque anni. Lo decideranno i cittadini domenica prossima. E non ci saranno problemi di quorum. Se anche dovesse andare a votare il 40% dei molfettesi chiamati alle urne, il primo cittadino sarà eletto. E nessuno potrà poi dire che è stata una sconfitta per la democrazia, se avrà scelto di andare al mare.

Michele de Sanctis

© Riproduzione riservata

 

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