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Il Pdl: la Regione pronta a chiudere Chirurgia, Nefrologia, Lungodegenza "Ospedale vittima di logiche campanilistiche"
31 maggio 2012

MOLFETTA - "Esiste un piano preciso per ridimensionare l'Ospedale "Don Tonino Bello" di Molfetta e portarlo al di sotto della soglia di sopravvivenza". Il presidente del Consiglio Comunale di Molfetta, Nicola Camporeale - dice un comunicato - e il capogruppo Pdl, Angelo Marzano, lanciano un grido di allarme sul futuro del nosocomio cittadino. "La Regione Puglia si appresta a depotenziare il nostro ospedale disattivando le unità operative di Chirurgia Generale, Nefrologia e Lungodegenza, e trasferendo le funzioni e i relativi posti letto altrove tra Corato e Terlizzi." Questo, in sintesi, sarebbe infatti il contenuto di una proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera in questi giorni all'esame della Commissione Sanità del Consiglio Regionale.
Dopo l'ipotesi ventilata nei giorni scorsi sulla stampa, di prevedere un unico centro ospedaliero a ridosso tra Corato e il territorio della Bat, su Molfetta incombe un altro "scellerato patto politico" che fa temere per il futuro dell'ospedale locale e per la salute dei molfettesi: "L'ipotesi su cui stanno lavorando i notabili della Regione Puglia insieme con i loro referenti politici - fanno notare Nicola Camporeale e Angelo Marzano - è, a Terlizzi, di potenziare Chirurgia Generale con 10 nuovi posti letto, attivare 15 nuovi posti letto di Pneumologia, il servizio di Day service chirurgico multispecialistico, 2 nuovi posti letto di Terapia Intensiva. A Corato, pure, verrebbero attivati Cardiologia con 12 nuovi posti letto e potenziata Chirurgia Generale con 14 posti letto in più. Molfetta, al contrario, verrebbe letteralmente depredata: l'ospedale "Don Tonino Bello" perderebbe complessivamente più di una decina di posti letto scendendo a un totale di meno di 100 posti letto, al di sotto della soglia minima di sopravvivenza."
"È una ipotesi assurda e senza alcun senso, partorita con logiche campanilistiche di corto respiro che prescindono dalle esigenze del territorio. Con una mano si fa finta di aggiungere qualche posto letto e con l'altra si cancellano interi reparti, creando le premesse per una chiusura definitiva dell'ospedale. Le conseguenze per il diritto alla salute dei cittadini sarebbero enormi e inaccettabili per una realtà come Molfetta", affermano Camporeale  e Marzano anche a nome dei gruppi consiliari di maggioranza. "È altrettanto insopportabile che le forze politiche di sinistra assecondino questa spartizione di potere sulla pelle dei molfettesi. Molfetta è pronta a una battaglia civile per fermare questo patto scellerato. Porremo in essere tutte le dovute iniziative politiche e istituzionali al fine di far valere i bisogni di tutto il territorio".

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