Il Pdl di Molfetta intollerante verso la stampa, mette alla porta un cronista di Quindici
MOLFETTA - Il Popolo della Libertà anche a Molfetta sperava di fare il botto e, non avendo ottenuto il risultato sperato, ha dimostrato di essere intollerante scaricando il proprio nervosismo su un giornalista di “Quindici” forse considerato “non amico”.
E' avvenuto qualche ora fa, quando il nostro Vincenzo Azzollini che, da sempre, ha seguito le consultazioni elettorali all'interno del comitato del Pdl per raccogliere dati e dichiarazioni di candidati ed esponenti politici, è stato messo alla porta e invitato ad allontanarsi.
L'unica sua colpa, forse, è stata quella di essere l'unico cronista a seguire i risultati elettorali nel quartier generale del Pdl. Ma la cosa più incredibile è che i supporter del sindaco hanno deciso solo dopo oltre due ore e mezzo, di sbarazzarsi di un cronista scomodo, proprio nel momento in cui lo stesso sindaco esternava alcuni commenti ai suoi uomini.
“Quindici” pur essendo stato “maltrattato” dai candidati alla Provincia, che hanno dichiarato di non voler avere nulla a che fare con il nostro giornale, evidentemente troppo libero per i loro gusti, ha scelto comunque, per obiettività, di seguire lo spoglio all'interno del comitato elettorale del Pdl, per raccogliere dichiarazioni e commenti degli stessi candidati e del sindaco.
Ma l'intolleranza e il mancato rispetto delle regole è forse nel Dna di questo partito, come dimostra il suo leader Berlusconi, capace di trasmettere questi comportamenti poco democratici ai suoi vassalli di periferia.
Ricordiamo che stiamo tentando da mesi di ottenere un incontro con il sindaco per un'intervista, ma la risposta è sempre la stessa: è troppo occupato a Roma per poter perdere tempo con un'intervista. Abbiamo perfino pubblicato le domande che vorremmo rivolgergli. Inutile.
Molto più democratici – va detto per dovere di cronaca e di verità - si sono rivelati i sostenitori del Pd che hanno permesso ai nostri cronisti di seguire lo spoglio e fare interviste ai candidati.
Respingiamo con forza questo tentativo di intolleranza e fors'anche di intimidazione attuato dagli uomini del sindaco-senatore e continuiamo nel nostro lavoro di cronisti liberi al servizio della città, perché riteniamo che, pur non condividendo le idee di quella parte politica, sia giusto dare notizia delle iniziative e degli atti compiuti da chi amministra la città. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Vincenzo Azzollini, ci spiace che sia stato scelto come obiettivo del Pdl un cronista sempre attento e scrupoloso nei compiti affidatigli e rispettoso anche di chi ha opinioni diverse dalle sue: ma ogni botte dà il vino che ha e quello del Pdl deve essere già aceto da tempo.
Il brutto episodio di oggi si commenta da solo e si aggiunge alle pessime figure che già altre volte ha visto protagonista il Pdl a Molfetta.
Ci permettiamo di dare un modesto consiglio al sindaco: si scelga meglio collaboratori e candidati, per evitare di offendere la sua intelligenza.